Tutti d’accordo su una cosa: serve più trasparenza sui finanziamenti che ricevono politici e partiti dai gruppi finanziari, dai privati e dalle fondazioni, «perché io voglio sapere chi ha dietro il mio candidato e chi lo sostiene», ha detto Pippo Civati. Per il resto ognuno si tiene il suo meccanismo di selezione della classe dirigente: il Pd le primarie, il Movimento 5 Stelle la votazione online dei candidati «che è perfettibile e migliorabile - ha spiegato Walter Rizzetto - ma che noi riteniamo essere il vero strumento per far partecipare i cittadini in maniera libera e informata». L. Pianesi, "Trentino", 3 giugno 2014
Questi due punti chiave emersi durante l’incontro di ieri mattina, dal titolo “Come selezionare e retribuire i politici”, moderato dal nostro direttore, Alberto Faustini, con relatori il deputato del Pd Giuseppe Civati, il deputato del M5S Walter Rizzetto, il professore della Cattolica di Milano Giacomo Vaciago, il presidente della provincia di Trento Ugo Rossi e l’editorialisa del Corriere della Sera Riccardo Puglisi. Una conferenza che è stata un’altalena di scambi e battute tra i diversi oratori. «In Inghilterra - ha detto Vaciago - il Governo Cameron ha tutti i ministri provenienti da Oxford, Westmininster e St Paul’s. Loro hanno delle strutture che selezionano e formano la classe dirigente in Italia ciò non accade più. Dobbiamo ripartire dall’istruzione per riformare questo Paese. Oggi non riusciamo nemmeno a far valere l’articolo 54 della Costituzione che chiede a chi svolge funzioni pubbliche disciplina e onore». «Un buon politico non deve necessariamente uscire da Oxfod - ha replicato Rizzetto - noi crediamo che anche la società civile possa farsi classe dirigente e partecipare al processo decisionale. Per questo crediamo nelle primarie online. Mettendo in rete il curriculum di ogni candidato, la sua fedina penale, e una dichiarazione d’intenti diamo all’elettore degli elementi in più di decisione e di informazione. Non è abbastanza ma la verità non ce l’ha nessuno in tasca». «Le ultime primarie dei parlamentari del Pd non sono state fatte bene - ha proseguito Pippo Civati - ma il nostro resta uno strumento potentissimo di selezione dei politici, che va migliorato dando tempo ai candidati di fare campagna elettorale e di elaborare programmi concreti. Al M5S dico che dobbiamo cominciare a dialogare. Se mi costringete a fare le riforme con Verdini mi tocca prendermi un “cordiale” mentre insieme potremmo subito ridurre del 30 - 40% lo stipendio dei parlamentari e mettere in campo meccanismi di trasparenza che mostrino ai cittadini chi finanzia le campagne di ogni politico, come succede in America. Per esempio - ha aggiunto Civati - i parlamentari che oggi sostengono la Tav sono davvero tutti conviti dell’utilità dell’alta velocità? Forse si, ma io voglio esserne sicuro». «Io alla Tav credo molto - ha concluso Rossi - e non ho dietro nessuna lobby che mi spinge a sostenerla. Sono d’accordo che serva trasparenza anche per aiutare gli elettori a capire che le differenze esistono e che non siamo tutti uguali».
LA SELEZIONE E RETRIBUZIONE DEI POLITICI
Il video dell'intervento di CIVATI: http://goo.gl/uKdtmz
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