Se a Trento si è fatto, è per la cultura. Parliamo invece di cosa non si è fatto in questi anni sull’urbanistica, gli asili nido e lo sport». Lucia Maestri, ex assessora comunale alla cultura della giunta Andreatta e da ottobre consigliera provinciale Pd, non ha preso bene le dichiarazioni della segretaria Upt Donatella Conzatti (Trentino di domenica, ndr). C. Bert, "Trentino", 3 giugno 2014
Tanto che tra le due è andato in scena un vivacissimo botta e risposta su Twitter. «Leggiti il piano culturale 2012-2020 di Trento e accompagna nella lettura Mellarini. Le leve della cultura in Provincia le ha in mano l’Upt», ha attaccato Maestri. «Dobbiamo aggiungere contenuti perché il modello di sviluppo va adeguato», ha risposto a stretto giro di posta Conzatti. La segretaria Upt aveva sollecitato un nuovo approccio nella politica dei musei, in particolare per trovare nuove strade di autofinanziamento, e sul candidato sindaco per il 2015 aveva detto: «Non si parte dai nomi, ma servono persone con grinta capaci di interpretare la nuova rotta». Parole che non sono affatto piaciute all’ex assessora: «Non perdono le strumentalizzazioni. Dire che si poteva fare di più sulla cultura per ridiscutere la figura del sindaco è una strategia miope. Mi pare che Conzatti non sappia cos’hanno fatto i suoi consiglieri comunali. Il piano culturale è stato scritto coinvolgendo mille persone e contiene le linee strategiche. I risultati sul Muse ci sono, così come la strategia Trento-Rovereto città della cultura. Ora la palla è della Provincia. A Conzatti ricordo che le partite urbanistiche che c’erano a inizio legislatura sono ancora tutte aperte. E parliamo anche di asili nido e sport, tutte competenze gestite da assessori Upt». Maestri difende Andreatta: «È stato un mandato caratterizzato dal calo di risorse, si è riusciti a mantenere il livello dei servizi senza aumentare le tasse». Ammette però che «su certe partite sono mancati un po’ di coraggio e incisività, è prevalsa la mediazione che comporta un allungamento dei tempi delle decisioni». E critica chi, nel Pd, mette in discussione il sindaco uscente: «Scarsa lungimiranza, spero non si ripeta ciò che è avvenuto con Pacher in Provincia». Una risposta a Conzatti arriva anche dall’assessore Michelangelo Marchesi, chiamato in causa per una politica della mobilità che secondo la segretaria Upt è stata troppo sbilanciata su ciclabili e Ztl, mentre le priorità dovrebbe essere il sostegno al commercio in crisi. «Il Comune in questi anni ha continuato a spendere di più per strade e rotatorie - ricorda Marchesi - ma si continua a parlare di sprechi per le ciclabili. Sulla Ztl la sollecitazione è arrivata da più parti politiche e da operatori economici, è un intervento che qualificherà il centro storico e aiuterà anche il commercio, la cui crisi dipende da difficoltà congiunturali. Quanto alle ciclabili, non più tardi di venerdì è stato l’assessore provinciale Gilmozzi, esponente Upt, a ricordare inaugurando il bike sharing che siamo in ritardo rispetto a tante città».
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