Potenziamento della rete territoriale di servizi legati alle cronicità, garantire integrazione fra ospedale e territorio, un governo unitario del servizio ospedaliero, omogeneità dei servizi e contenimento dei costi amministrativi. Sono questi gli obiettivi della riorganizzazione dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari, che oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, ha approvato in via preliminare.
Ufficio Stampa Provincia, 16 dicembre 2016
I due schieramenti del Pd trentino si stanno parlando e sembrano aver trovato una traccia di intesa. Elisabetta Bozzarelli, anima della minoranza, è soddisfatta per l’apertura promessa da Italo Gilmozzi. «O si riparte insieme o non ha senso che rimanga» sono le parole attese dal segretario nell’assemblea provinciale di questa sera. «Durante le vacanze, è stato pattuito, ci troveremo per elaborare una proposta politica assieme» afferma la coordinatrice cittadina.
S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 16 dicembre 2016
Recentemente ho partecipato al convegno promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) del Trentino dal titolo «Biodiversità, oltre la chimica verso scelte responsabili». Il tema della biodiversità è strategico tanto per l’agricoltura quanto per il futuro del nostro territorio.
Alessio Manica, "Corriere del Trentino", 15 dicembre 2016
I sì per il governo Gentiloni, ieri a Palazzo Madama, sono stati 169. «Come Renzi il 24 febbraio 2014» ha subito osservato più di un senatore. Otto voti in più della maggioranza minima non rappresentano certo una maggioranza solida.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 15 dicembre 2016
La difficile transizione politica che coinvolge il Paese non può e non deve sfociare in un rigurgito di centralismo e conservazione e il fine della «governabilità» non può permettersi di sacrificare il processo delle riforme economiche e sociali. Il Trentino, grazie a un rapporto di cooperazione col Governo, è riuscito a «mettere in sicurezza» alcune importanti acquisizioni del proprio patrimonio autonomistico.
Alessandro Olivi, 14 dicembre 2016
N ell'era della post-verità si può dire e credere quello che si vuole. Per molti italiani, la vittoria del No è significata la sconfitta di un tentativo autoritario, la messa in sicurezza della Costituzione, la liberazione da Renzi «l'usurpatore». Purtroppo però, la post-verità non è ancora riuscita a proiettarci nella post-realtà.
G. Echeverria, 14 dicembre 2016
«È da mesi che la minoranza chiedeva di anticipare il congresso del Pd, dopo il voto al referendum credo che sia un passaggio ancora più urgente. Prima si fa e prima avremo una leadership che poi sarà anche una premiership legittimata per tornare alle elezioni».
C. Bert, "Trentino", 14 dicembre 2016
Dal governo-fotocopia del governo Renzi, com’è già stato battezzato l’esecutivo Gentiloni, pochi scossoni in vista per l’autonomia trentina. Enrico Costa è stato confermato al ministero agli affari regionali e anche le partite-chiave in ballo sull’asse Trento-Roma restano presidiate dai ministri uscenti: Graziano Delrio ai trasporti e infrastrutture continuerà a gestire la trattativa sulla concessione all’A22 (mentre al neoministro Luca Lotti dovrebbe andare la delega al Cipe) e Beatrice Lorenzin alla sanità sarà chiamata a garantire l’attuazione dei livelli essenziali di assistenza per il Centro di protonterapia.
"Trentino", 13 dicembre 2016
Giovani fino a 35 anni, donne, disoccupati deboli con più di 50 anni e senza lavoro da più di 12 mesi. Sono le tre categorie su cui concentra gli sforzi il Piano di politica del lavoro aggiornato ieri dalla giunta provinciale a distanza di un anno dalla sua approvazione.
C. Bert, "Trentino", 13 dicembre 2016
L'esito del referendum del 4 dicembre scorso ha portato alle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e all’apertura di una crisi di Governo dai contorni fortemente incerti e problematici. Conscio della gravità del momento che sta vivendo l’Italia, responsabilmente il Presidente Mattarella - al quale va tutta la nostra stima ed il nostro sostegno - ha affidato l’incarico all’on. Gentiloni di formare il nuovo Governo.
Trento, 12 dicembre 2016
«Se bisogna fare il congresso, si fa», dice a caldo il segretario del Pd trentino Italo Gilmozzi, «mi sembra tutto fuorché un rischio», aggiunge quasi a sfidare i potenziali avversari interni. In realtà per i Dem trentini, che a congresso ci sono andati solo sei mesi fa, l’opzione di un bis potrebbe arrivare - più che da un pressing interno - dall’accelerazione impressa dalla sconfitta al referendum e dalla crisi di governo.
C. Bert, "Trentino",12 dicembre 2016
Due promozioni e una bocciatura. La possibilità che Paolo Gentiloni possa essere scelto come nuovo presidente del Consiglio trova l’accoglimento del deputato del Pd Michele Nicoletti e del governatore Ugo Rossi. Contrario alla “promozione” dell’attuale ministro degli Esteri è invece il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, secondo il quale Gentiloni è un «renziano di ferro» e un suo governo non sarebbe altro che «un Renzi-bis travestito».
"Corriere del Trentino", 11 dicembre 2016
Prendere atto che la legislatura è finita, si voterà appena fatta la nuova legge elettorale. Se le opposizioni si chiamano fuori, come Forza Italia ieri ha confermato a Mattarella, non resta che un governo a guida Pd e se sarà Paolo Gentiloni il premier incaricato «l’affinità politica con Renzi è del tutto evidente». Infine, il Pd deve andare a congresso e la leadership di Renzi ne uscirà rafforzata. Sono le riflessioni che il senatore Giorgio Tonini, renziano, ha affidato ieri in un’intervista al Corriere della Sera.
C. Bert, "Trentino", 11 dicembre 2016
«Il voto al referendum ha dato un segnale chiaro non solo sulla riforma della Costituzione ma anche sul governo. Renzi ne ha tratto le conseguenze ed è giusto che dopo aver armonizzato la legge elettorale tra Camera e Senato si vada a elezioni». Michele Nicoletti, deputato Pd ed ex segretario dei Dem trentini, ha depositato in parlamento una proposta per tornare al Mattarellum, la legge elettorale che prevede un sistema maggioritario con le sfide dirette nei collegi uninominali e una parte di eletti con il proporzionale.
C. Bert, "Trentino", 9 dicembre 2016
L'appuntamento del 4 dicembre, preparato e atteso per mesi, è ormai alle nostre spalle ma non ci ha lasciati indifferenti. Così come tutta una comunità si è mobilitata per capire, per approfondire, per confrontarsi, per discutere e così per prepararsi a ben decidere, ora è comprensibile che se non tutta la comunità, almeno quella sua parte che ha visto rifiutare la propria proposta si interroghi con serietà sulle ragioni di tale rifiuto, sulle conseguenze che ne potranno derivare e sul nuovo cammino da intraprendere per costruire un futuro buono.
Donata Borgonovo Re, 9 dicembre 2016