Alessandro Olivi non è convinto del fatto che il futuro dell’autonomia «possa poggiare su una logica negoziale di scambio». Fatto salvo che avere sei mesi fa una norma costituzionale che disciplinasse l’intesa «sarebbe stato l’optimum», oggi l’unica carta che il Trentino Alto Adige si può giocare con lo Stato è «un accordo alto su cosa sarà l’autonomia dei prossimi trent’anni per noi e per il Paese».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 4 luglio 2016
Paolo Serra, capogruppo del Pd, invoca «una discussione ampia, finalizzata non a cedere ai ricatti di qualcuno ma a un programma politico e a un discorso di coinvolgimento».
"Trentino", 3 luglio 2016
Questa settimana ho partecipato a due incontri sulla riforma costituzionale in vista del referendum di ottobre. Lunedì sono intervenuto a Roma ad un convegno dal titolo "In vista del referendum sulla riforma costituzionale. Orientamenti e proposte" nel quale ho rappresentato la posizione del PD e mi sono confrontato con gli esponenti degli altri partiti.
Michele Nicoletti, 1 luglio 2016
«Al fine di garantire la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano, dei beni culturali, il governo del territorio e il mantenimento e la ricostruzione del tessuto commerciale tradizionale nonché la tutela della vivibilità dei centri storici, le Province di Bolzano e Trento possono anche prevedere, senza discriminazione tra gli operatori e nel rispetto del principio di proporzionalità, aree interdette agli esercizi commerciali e limitazioni per l’esercizio del commercio nelle zone produttive».
"Corriere del Trentino", 1 luglio 2016
Il congelamento fino al referendum costituzionale dell’attività della «commissione Bressa» (Corriere del Trentino di ieri), l’organismo nato un anno fa per concordare le modalità di modifica degli Statuti di autonomia, non è solo un fatto tecnico, ma istituzionale e politico. Ne è convinto Bruno Dorigatti, presidente del consiglio provinciale trentino, che invita i territori a reagire.
S. Voltolini R. Olivieri, "Corriere del Trentino", 1 luglio 2016
Il chiarimento sarà soprattutto politico: dopo l’ultimo «scivolone» in aula sulla delibera del personale, il sindaco Alessandro Andreatta dovrà verificare, con i rappresentanti delle forze politiche del centrosinistra autonomista cittadino, lo «stato di salute» della sua maggioranza. E capire come intervenire per superare — questa volta definitivamente — i mal di pancia sfociati più di una volta in pugnalate alla schiena al momento del voto (segreto).
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 1 luglio 2016
Positivi i primi riscontri riguardanti la sperimentazione realizzata nel 2015 sull'uso dell'Icef per determinare la compartecipazione dell'utenza alla spesa per il Servizio di assistenza domiciliare. La relazione sui sei mesi di sperimentazione, inviata ieri dalla Provincia alla Quarta commissione consiliare, evidenzia una maggiore equità del sistema e smentisce i timori riguardanti una riduzione dell'accesso al servizio.
Ufficio Stampa Provincia, 29 giugno 2016
Che la gara per divenire città della cultura nel 2018 per Palazzo Thun fosse ben di più di un semplice tentativo si poteva immaginare sentendo il sindaco di Trento Alessandro Andreatta che, in fase di formazione del team incaricato di redigere il dossier di candidatura, dichiarava: «Sia chiaro, noi gareggiamo per vincere». Ora il documento è pressoché pronto e il primo cittadino ne anticipa il respiro provinciale, commentando le cifre dell’indotto del turismo culturale (Corriere del Trentino di ieri).
M. Romagnoli, "Corriere del Trentino", 29 giugno 2016
Nella storia dell'Italia unita - con l'eccezione della parentesi, tra luci e ombre, dal 1996 al 2012 - il sistema politico istituzionale del Paese non è mai stato caratterizzato da una vera democrazia dell'alternanza. Ossia un sistema in cui due grandi forze concorrono alla guida del Governo nazionale con programmi differenti, ma con valori di fondo comuni tali da legittimarsi reciprocamente e da riconoscersi nel medesimo assetto istituzionale.
Lorenzo Passerini, "Trentino", 29 giugno 2016
Chi lo ha detto che con la cultura non si mangia? I dati del report di Fondazione Symbola e Unioncamere «Io sono cultura. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi» sembrano suggerire proprio il contrario. Tra tutti i dati ne spicca uno, quello dell’indotto prodotto dal settore culturale in Trentino: 893,2 milioni di euro, contro gli 871,3 milioni della spesa turistica attivata dal sistema in Alto Adige.
M. Romagnoli, "Corriere del Trentino", 28 giugno 2016
Italo Gilmozzi parla chiaro: se la crisi comunale dovesse degenerare, è il centrosinistra autonomista ad essere a rischio. «La stagione dei congressi è finita» ricorda il segretario pd «occorre incontrarsi e costruire una visione comune per il 2018». Alla minoranza dem un invito esplicito: «Entrate in segreteria».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 28 giugno 2016
Ripartire dai problemi, come quello del Prg, può essere un modo per far uscire la giunta dalle secche in cui è finita, dopo l’ennesimo naufragio a cui i dardi dei franchi tiratori hanno costretto la nave guidata da Alessandro Andreatta. L’ingegner Alberto Salizzoni, consigliere del Pd e presidente della commissione urbanistica nella passata legislatura, è stato più volte indicato come uno dei delusi dal sindaco alla nascita di questo esecutivo, che ha rischiato più volte di affondare.
Non è piaciuto ai sindacati della scuola che Ugo Rossi abbia giudicato «in linea con i parametri previsti» le modalità di reclutamento dei docenti emerse dall’istruttoria della Provincia sul Sacro Cuore e rese note ieri dal Corriere del Trentino. Anche l’assessora Sara Ferrari mostra un certo imbarazzo.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 26 giugno 2016
La costruzione del nuovo Prg di Trento dovrà partire da una «visione di città». E dovrà seguire un percorso partecipato. All’Impact hub, davanti a consiglieri, assessori e cittadini, ieri pomeriggio gli ultimi tre sindaci del capoluogo Lorenzo Dellai, Alberto Pacher e Alessandro Andreatta hanno indicato la linea da seguire per la costruzione del nuovo piano, ripercorrendo le loro esperienze ma guardando a presente e futuro.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 giugno 2016
LETTA: «L’Italia ora rischia la stabilità dei propri conti pubblici. Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea una nuova crisi dello spread è più che possibile. Per questo, il nostro Paese nell’immediato farebbe bene a contenere la spesa, non è certo il momento per spendere in modo consistente e ingiustificato. Il temporale è vicino».
M. Ciangherotti, "Corriere del Trentino", 27 giugno 2016