«Il risparmio da 120.000 euro? È frutto del piano di riduzione elaborato durante la mia amministrazione, non certo della riorganizzazione dei dirigenti presentata dal sindaco Valduga». Andrea Miorandi non ci sta.A. Rossi Tonon, "Corriere del Trentino2, 3 agosto 2016
Secondo l’ex sindaco di Rovereto, il corposo risparmio per le casse comunali che accompagnerebbe il riassetto gestionale sarebbe in realtà frutto «della spending review compiuta da noi per rispondere al piano di riduzione dei costi voluto dalla Provincia nel 2012 per i Comuni con più di diecimila abitanti».
Un piano, prosegue Miorandi, «voluto e approvato dal Consiglio comunale tre anni fa, che prevede riduzioni di spesa per il personale»; quindi, secondo il consigliere del Partito democratico, il risparmio «non deriva dal riordino dei dirigenti».
Miorandi critica poi il riassetto stesso messo in atto dalla giunta Valduga: «La rotazione sembra in realtà solo una scusa, un pretesto per smembrare una squadra, forse per qualche ripicca». E sullo sfondo del provvedimento di riassetto l’ex primo cittadino dice di «non vedere alcun disegno».
«Io — ricorda Miorandi — ho avuto un altro approccio, cercando di valorizzare la squadra che c’era con nuove formule, puntando sulla responsabilità delle persone e costituendo il coordinamento dei dirigenti — continua — Qui invece mi pare che la squadra sia stata semplicemente smantellata».
Di fronte alla riduzione del numero di dirigenti, scesi da dodici a nove per il cambio di incarico di Paolo Piccinni, Cristian Roverato e Simonetta Festa, secondo Miorandi «ci sono delle scelte discutibili» e «l’unica vera partenza è stata quella di Marco D’Arcangelo (che dal primo luglio ha lasciato il comando della polizia locale di Rovereto per assumere quello dell’Alto Garda e di Ledro, ndr)». Un’altra decisione «poco chiara e poco trasparente», secondo il consigliere dem, è quella di aver riportato sotto lo stesso tetto i servizi Patrimonio e Finanze, insieme all’Ufficio bilancio e all’Ufficio gestione patrimonio ed entrate.
L’ultimo dubbio di Miorandi riguarda la missione affidata a Simonetta Festa, a cui è stato affidato il progetto speciale «Rilancio vocazione della città». «Non si capisce bene quale sarà il suo compito — commenta l’ex primo cittadino — Sembra che si occuperà di accompagnare l’attività del direttore generale Mauro Amadori, figura politica più che tecnica qual è in realtà un city manager».
Proprio intorno alla figura del direttore generale, il consigliere regionale Claudio Cia ha presentato un’interrogazione in Consiglio provinciale chiedendo di sapere se «il Comune di Rovereto» disponga «di un albo dei dirigenti al quale attingere per gli incarichi dirigenziali e per quale motivo il sindaco e la giunta municipale non se ne avvalgano, privilegiando una figura esterna, fiduciaria e di nomina politica quale dirigente del personale e con incarico di supervisione e controllo interno dell’attività amministrativa delle società partecipate», nonché a quanto ammonti la sua «retribuzione mensile e annuale, comprensiva di ogni elemento che concorre a formarla».
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino