Il Partito Democratico del Trentino si appresta a consumare il rituale delle primarie, più per inerzia che per voglia di rigenerarsi dopo il kappaò delle elezioni provinciali. Nello stesso giorno si sceglieranno il segretario nazionale e quello provinciale. Ma mentre il nazionale offre un dibattito tra i candidati sul futuro del Pd, a livello locale si assiste per ora ad un «non congresso».
Roberto Pinter, 19 febbraio 2019
Fra un po', chissà, vedrete le auto circolare e parcheggiare in piazza Duomo, davanti al Nettuno. Forse fra poco si tornerà a fumare nei ristoranti e butteremo le immondizie giù per il condotto di scarico dei rifiuti nei condomini. Chissà. Non è fantascienza. Di questo passo può accadere. Si torna indietro, ragazzi!
P. Mantovan, "Trentino", 18 febbraio 2019
Il Pd ci sta. Il resto del centrosinistra non nega di guardare con interesse al manifesto "Siamo Europei" di Carlo Calenda. I Dem, chiunque conquisti la poltrona di segretario al Nazareno, hanno già detto all'ex ministro di essere pronti a correre con una lista unitari alle Europee.
"Trentino", 17 febbraio 2019
Il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino esprime la più ferma e convinta condanna alle inqualificabili espressioni violente e sessiste attribuite ad un esponente nel Consiglio comunale di Bolzano della “Lega – Salvini”. Non è una questione politica, ma di civiltà!
Trento, 14 febbraio 2019
«Non una misura negativa in assoluto, ma rischia di aumentare il gap occupazionale tra donne e uomini». Il consigliere provinciale Pd Luca Zeni, già assessore alle Politiche sociali, critica la misura della giunta Fugatti che estende a tre anni la possibilità per il neo-genitore che si dedica alla cura del figlio di vedersi pagati dalla Provincia i contributi previdenziali.
F. Peterlongo, "Trentino", 14 febbraio 2019
La Giunta sta affrontando il delicato tema della protezione sociale, del lavoro e del welfare con improvvisazione e confusione. Dopo aver frettolosamente incorporato nell’impianto dell’Assegno Unico una parte della norma nazionale ora si pensa di impugnare quest’ultima e di chiedere di assegnare al Trentino le risorse statali del Reddito di Cittadinanza.
Alessandro Olivi, 13 febbraio 2019
Il Trentino ora governato dalla Lega ha introdotto, con un emendamento approvato nottetempo senza alcun confronto, la clausola dei dieci anni di residenza per l’accesso all’assegno unico provinciale. Un vanto del nostro welfare è diventato motivo di vergogna per l’Autonomia.
Giorgio Tonini, 9 febbraio 2019
Più che di reddito "alla trentina" si dovrebbe parlare di reddito "all'italiana", o "alla 'tagliana" se vogliamo dirlo "alla trentina". Peccato che non si tratti di una commedia di De Sica, ma della manovra di bilancio della Provincia Autonoma di Trento, e quindi in ultima istanza di servizi pubblici, di destini individuali e collettivi, di persone. Che d'ora in poi saranno un po' più povere, un po' più insicure e un po' più sole.
Alessio Manica, "Trentino", 13 febbraio 2019
Parla di «arroganza veneta». E, di fronte all’«utilizzo così disinvolto della Regione Veneto di un marchio che è patrimonio comune con Trento e Bolzano», propone di ricorrere alla «diffida».
"Corriere del Trentino", 13 febbraio 2019
Ma che tipo di welfare vogliamo in Trentino? Se lo sono chiesto i sindacati commentando (anzi, criticando) la decisione della giunta Fugatti di prevedere una copertura previdenziale per chi - mamma o papà, lavoratori dipendenti o autonomi - decide di astenersi dal lavoro per dedicarsi alla cura del figlio nei primi tre anni di vita.
L. Petermaier, "Trentino", 12 febbraio 2019
In questi giorni il mondo cooperativo è in fermento, e discute sulle linee di indirizzo espresse dalla Presidente della Cooperazione trentina, sulle quali dovrebbe orientarsi la rotta del movimento cooperativistico provinciale.
Luca Zeni, 11 febbraio 2019
Il via libera è arrivato nella notte. Non proprio notte fonda, come molti si aspettavano visto il «muro» di emendamenti depositato dalle opposizioni: per approvare la variazione di bilancio firmata dal governatore Maurizio Fugatti (20 i voti favorevoli, 12 i contrari e due astenuti), i consiglieri provinciali sono rimasti in Aula fino all’una meno venti di ieri.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 8 febbraio 2019
«Sono preoccupato, e credo che a questo punto debba esserlo anche la città di Rovereto». Alessandro Olivi spiega così lo stato d'animo in cui l'ha lasciato il confronto con la nuova giunte provinciale su un tema centrale per il futuro di Rovereto: quello dello sviluppo del Polo della Meccatronica. Dal bilancio la giunta Fugatti aveva "sfilato" i 25 milioni stanziati per realizzare in via Zeni i nuovi edifici per Cfp e Iti.
"Trentino", 8 febbraio 2019
Marina Mattarei ha deciso di «esporre il Movimento cooperativo federato orientandolo sulle posizioni del governo provinciale». Una scelta personale, che non tiene conto delle diverse posizioni di «un Movimento unitario e vasto che trattiene in sé le molte sfaccettature culturali e politiche della comunità trentina».
V. Iorio, "Corriere del Trentino", 8 febbraio 2019
Questa notte è stata votata la prima legge di variazione al bilancio provinciale della Giunta Fugatti. Se il buongiorno si vede dal mattino, c'è di che essere preoccupati. In una notte è stata svenduta la nostra Autonomia e la nostra tradizione solidaristica. Io ho votato contro, e provo a sintetizzare i motivi.
Alessio Manica, 7 febbraio 2019