Autonomia a scoppio ritardato

La Giunta sta affrontando il delicato tema della protezione sociale, del lavoro e del welfare con improvvisazione e confusione. Dopo aver frettolosamente incorporato nell’impianto dell’Assegno Unico una parte della norma nazionale ora si pensa di impugnare quest’ultima e di chiedere di assegnare al Trentino le risorse statali del Reddito di Cittadinanza.
Alessandro Olivi, 13 febbraio 2019

Una sorta di strabismo politico per cui prima si svende l’Autonomia e dopo (forse) la si rivendica.

Un’Autonomia a scoppio ritardato.

Un colpo al cerchio e uno alla botte.

In realtà un atteggiamento subalterno al Governo nazionale che disvela una assenza di un progetto e di uno sguardo lungo.

Sarà molto difficile motivare anche dal punto di vista giuridico oltre che politico un eventuale ricorso fondato sulla competenza primaria del nostro Statuto dopo aver scardinato tale competenza proprio richiamando l’applicazione diretta delle norme emanate dal Governo.

L’unica strada stretta rimane dunque quella di accodarsi all’iniziativa della Provincia di Bolzano capace invece di tenere la schiena dritta.

Le vertigini del potere da un lato e la retorica del cambiare tanto per cambiare dall’altro, rischiano di fiaccare giorno dopo giorno la credibilità della nostra Autonomia.