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Doppia preferenza, mediazione lontana. Maestri: «Io non cederò alla terza preferenza»

Torna da domani in aula (per tre giorni) la legge Bezzi-Maestri sulla doppia preferenza di genere alle elezioni provinciali, che prevede che su due preferenze espresse, la seconda debba essere di genere diverso dalla prima (pena la sua invalidità). Maestri:  «Non ho alcuna intenzione di cedere, né di votare una legge che non preveda la doppia preferenza di genere. Fedele, come sempre, ad un impegno». 
C. Bert, "Trentino", 3 ottobre 2016

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Donne, uomini e istituzioni

Il dibattito pubblico apertosi, anche su questo giornale, in occasione della presentazione del ddl di modifica della legge elettorale provinciale vigente sta portando alla luce, contemporaneamente, paure e speranze. È noto a tutti che la proposta di riforma deriva dalla triste consapevolezza di quanto le donne, che pure rappresentano anche in Trentino il 51% della popolazione, siano scarsamente presenti all'interno delle istituzioni.
Donata Borgonovo Re, "Trentino", 23 settembre 2016

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Superare i pregiudizi e gli stereotipi

Ho letto l'intervento di Gubert, inerente la legge elettorale provinciale e la previsione di inserire la doppia preferenza di genere. La previsione di legge non è antidemocratica, giacché una sentenza della Corte Costituzionale, la n. 49 del 2003, ha definito le quote di genere una misura necessaria per un riequilibrio della rappresentanza. Tra l'altro nel resto d'Italia la doppia preferenza di genere è una realtà non contestata più da alcuno!
Luigi Olivieri, 22 settembre 2016

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Maestri: «Tradito un patto elettorale»

Quando dice che «si sta tradendo un patto elettorale» Lucia Maestri (Pd), prima firmataria del ddl sulla doppia preferenza di genere insieme a Giacomo Bezzi (Fi), si riferisce alla posizione espressa da Mauro Gilmozzi a nome dell’Upt al vertice di maggioranza di lunedì.
C. Bert, "Trentino", 21 settembre 2016

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C'è ancora chi ha paura delle donne

È iniziato l’esame del disegno di legge provinciale sulla preferenza di genere tra ostruzionismo e voci contrarie. Perché essere contrari all’attuazione di un principio costituzionale che sancisce il diritto delle donne di essere adeguatamente rappresentate?
Monica Baggia, "Trentino", 20 settembre 2016

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Consiglio, in 68 anni 23 elette su 525 consiglieri

Ventitre donne elette in consiglio provinciale su 525 consiglieri dal 1948 ad oggi. Lucia Maestri, prima firmataria con Giacomo Bezzi del disegno di legge sulla doppia preferenza di genere (due preferenze, la seconda di genere diverso dalla prima, pena la sua decadenza) e le liste paritarie (50% uomini e 50% donne), cita i numeri e si rivolge all’aula: «È credibile che in 68 anni in Trentino le donne brave, competenti, qualitativamente robuste, siano state solo 23?».

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"Doppia preferenza, è la volta buona"

Se l’ordine del giorno dei lavori del consiglio verrà rispettato, oggi inizierà la discussione per la legge sulla doppia preferenza e Donata Borgonovo Re sarà la relatrice. Il “se” è d’obbligo, perché la modifica alla legge elettorale che introduce la preferenza obbligatoria di un candidato maschile e di uno femminile è partita in salita, nonostante porti la firma bipartisan sia di Lucia Maestri (Pd) che di Giacomo Bezzi (Fi).
"Trentino", 16 settembre 2016

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Legge elettorale, almeno due donne in giunta

Che la trattazione delle modifiche alla legge elettorale provinciale del 2003 in materia di parità di genere sarebbe stato un tema caldo dell’autunno lo si era capito già prima della sospensione estiva dei lavori d’Aula. Un assaggio di quella che sarà la discussione sul testo si è avuto ieri. La conta degli emendamenti è salita a quota 5.377 (tra questi anche nove della giunta e uno di maggioranza) e la mattinata è stata interamente occupata da un dibattito dai tratti ostruzionistici.
M. Romagnoli, "Corriere del Trentino", 15 settembre 2016

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