Non è facile parlare e scrivere di donne e imprenditoria oggi senza scadere nella retorica. Proviamo a farlo partendo dai dati diffusi dalla Camera di Commercio di Trento, emersi dall’analisi del registro delle imprese a fine dicembre.L. Facchinelli, "Trentino", 8 marzo 2017
Un modo questo per tentare di stigmatizzare l’ormai stereotipata nozione di «imprenditoria femminile» partendo dall’assunto che l’impresa non si distingue in base al genere: fare impresa e farla bene rappresenta una sfida per ciascuna persona che intenda cimentarsi e intraprendere un’attività a prescindere dal settore. Risulta positivo il trend di crescita: nel 2016 sono nate 776 nuove imprese femminili a fronte delle 697 costituite nel 2015. Le imprese femminili, a fine anno erano di poco superiore alle 9 mila unita, (9165) pari al 17,7% del totale delle imprese presenti sul territorio provinciale. A fine 2008 se ne contavano 8.644. Un dato in crescita sicuramente seppur lontano dalla media nazionale (21,8%) e del Nord Est che registra 232.783 imprese a guida femminile. Un confronto che racconta ancora un’altra storia se fatto con la vicina provincia altoatesina dove a fine 2016 risultavano iscritte poco meno di 10.200 imprese rosa.
Le imprese femminili giovanili, ossia quelle guidate da donne con meno di 35 anni, a fine dicembre 2016 sono 1.251 e rappresentano il 25% delle imprese giovanili presenti in provincia di Trento. Nonostante incentivi e misure di sostegno attivate a vari livelli non manchino neppure da noi, risulta di tutta evidenza come il permanere della crisi economica e sociale impatti anche sullo spirito imprenditoriale che – vale la pena ricordarlo – nel caso delle donne risulta comunque un esercizio doppio, che si somma a quello di cura familiare. Supportare le imprenditrici significa infatti parlare di conciliazione e modalità nuove per aiutarle a far crescere la azienda, nella consapevolezza che rimanere microimpresa può diventare un limite e un rischio.
Positivo risulta invece il confronto riferito all’incremento complessivo: rispetto al dicembre 2015 le imprese femminili in provincia di Trento sono aumentate di 128 unità, con un incremento complessivo del +1,4% rispetto allo 0,3% registrato in provincia di Bolzano. Ma chi sono le imprenditrici trentine? Che tipo di aziende rappresentano? Dai dati analizzati emerge che il 66,6% è costituito da imprese individuali, seguite dalle società di persone con il 17,4%. Le società di capitale rappresentano una quota minore (14,1%), ma dimostrano negli ultimi anni una dinamica positiva, che sembra indicare un’evoluzione in corso verso forme giuridiche più strutturate. Studiando i diversi settori economici emerge come le “attività di servizio” in particolare i servizi alla persona facciano la parte del leone con 1.395 imprese, pari al 48,7% delle imprese del comparto. Seguono il turismo (1.531 imprese, il 29,1% delle imprese dedite ai servizi di alloggio e ristorazione), il commercio (all’ingrosso e al dettaglio) con 1.981 imprese, l’agricoltura (1.867 imprese, pari al 15,7% del settore primario).
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