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«Il regolamento del consiglio va cambiato»

«Il regolamento d’aula va adeguato alla legge elettorale». A dirlo è il capogruppo del Pd, Alessio Manica, ma il pensiero è comune all’intera maggioranza all’indomani della sospensione — che equivale a un ritiro — della legge sulla doppia preferenza di genere, affondata dall’ostruzionismo di parte della minoranza.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 12 maggio 2017

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Ripensando alla politica al femminile ....

«In Francia, chi incarnava il peggio era una donna. E’ ancora possibile avere questa opinione politica? Oppure essa verrà additata come maschilismo?». Così si interrogava simpaticamente Piergiorgio Cattani a conclusione del suo interessante editoriale l’altro giorno su questo quotidiano.
Donata Borgonovo Re, "Trentino", 12 maggio 2017

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COMUNICATO STAMPA Il Gruppo provinciale Partito Democratico del Trentino su ddl doppia preferenza di genere

Il Gruppo provinciale del Partito Democratico del Trentino esprime profondo rammarico e delusione per l’epilogo della discussione in Consiglio provinciale sul ddl per la doppia preferenza di genere.
Alessio Manica, 11 maggio 2017

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Preferenza di genere, la riforma fa naufragio. L’amarezza del Pd «Sconfitta per tutti, vince l’ostruzionismo»

Il disegno di legge per l’introduzione della doppia preferenza di genere è definitivamente affondato. Ieri in consiglio provinciale si è decisa la sospensione della trattazione, formalizzata con l’intervento del governatore Ugo Rossi.
A. Rossi Tonon, "Corriere del Trentino", 11 maggio 2017

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Si torna in aula, il boccino è in mano ai dem

Nelle prossime settimane, sarà soprattutto il Pd a tenere in mano, nel bene e nel male, il boccino della politica trentina. Una serie di disegni di legge sostenuti in particolare dai democratici arriveranno al vaglio dell’aula e, dal loro esito, si comincerà forse a capire qualcosa in più anche dei futuri assetti in coalizione.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 4 maggio 2017

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Doppia preferenza, in aula ad oltranza

La legge sulla doppia preferenza di genere (due sole preferenze a disposizione degli elettori alle elezioni provinciali, la seconda di genere diverso dalla prima, pena la sua decadenza, e liste composte per metà da uomini e l’altra metà da donne) torna in aula, questa volta ad oltranza, con esiti difficili da prevedere vista la mole di 5300 emendamenti, 2250 dal solo Rodolfo Borga (Civica), altri 1700 da Filippo Degasperi (M5S).
C. Bert, "Trentino", 3 maggio 2017

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«Pd, sbagliato parlare di arroganza. Doppia preferenza, serve più energia»

Gli iscritti non sono sufficientemente rappresentativi dell’elettorato di un partito, quella di Matteo Renzi è stata una gestione che ha introdotto delle innovazioni e il coinvolgimento su temi importanti non è mancato. Michele Nicoletti risponde puntualmente alle esternazioni del presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti (Corriere del Trentino di ieri) e lo invita a impegnarsi sulla doppia preferenza di genere e sul caso Baratter.

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Doppia preferenza Maestri decisa «Possiamo farcela»

 È difficile farsi illusioni sull’esito della battaglia in aula, ma le firmatarie del disegno di legge sulla doppia preferenza di genere sperano di dimostrare che non si arrenderanno facilmente. «Non faremo compromessi. Il successo della legge, anche se con fatica, può essere raggiunto» annuncia Lucia Maestri (Pd), prima firmataria del disegno di legge unificato insieme a Giacomo Bezzi (Forza Italia).
F. Parola, "Corriere del Trentino", 29 marzo 2018

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