Archivio notizie pagina 98

L’ex assessore Zeni duro: «Impostazione capovolta, così si creano divisioni»

Luca Zeni è perplesso. Di più: «Sono preoccupato». Scorrendo i dati del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo sul territorio provinciale, l’ex assessore alle politiche sociali — oggi consigliere provinciale del Partito democratico — punta il dito sull’inversione di rotta rispetto al modello di accoglienza diffusa che aveva promosso nella scorsa legislatura.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 febbraio 2019

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Ma ora Trento fa il contrario di Bolzano

Le decisioni e gli annunci di questi primi mesi della Giunta Fugatti sembrano andare nella direzione di un forte arretramento rispetto alla tutela dell'ambiente e alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile.
Alessio Manica, "Trentino", 23 febbraio 2019

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Decreto Salvini, Mori si schiera contro

Il Consiglio comunale di Mori - a cui hanno presenziato vari volontari e operatori dell'accoglienza, così come alcuni migranti e pure dei bambini - si è schierato a maggioranza (e con voti favorevoli solo della maggioranza) contro il decreto sicurezza di Salvini.
"Trentino", 21 febbraio 2019

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Alessandro Dal Ri: «Dobbiamo fare un salto generazionale»

Dal Ri, togliamoci subito il sasso dalla scarpa. Può guidare il Pd un giovane sconosciuto senza esperienza amministrativa? Guardi, il Partito democratico deve fare un salto generazionale. Si è creata una dinamica per cui l'establishment è responsabile della situazione attuale, per ripartire servono facce nuove. Serve qualcuno a cui non si possa rispondere "tu hai fatto peggio".
C. Bert, "Trentino", 21 febbraio 2019

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Lucia Maestri: «C'è bisogno di nuovo e di esperienza»

Lucia Maestri, c'è chi dice: Maestri rappresenta il vecchio gruppo dirigente che non sa farsi da parte. Cosa risponde? Che mi sembra un'argomentazione piuttosto strumentale e debole. È innegabile che la carta d'identità ha un peso, ma la mia non è stata un'autocandidatura, nasce dal basso, anche dai giovani. E poi andiamo a vedere bene cosa c'è dietro al cosiddetto "nuovo"...
C. Bert, "Trentino", 21 febbraio 2019

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Sara Ferrari: interrogazione per verificare gli effetti collaterali delle modifiche all’assegno unico: penalizzati i giovani trentini

Le modalità attraverso le quali la Giunta provinciale ha, in questi primi mesi, affrontato il tema del contrasto alla povertà e della promozione della protezione sociale appaiono piuttosto sgangherate.
Trento, 19 febbraio 2019

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#primariePD - Appello ai candidati: costruiamo dopo le primarie un'unica proposta politica da tutti riconosciuta e condivisa

Il Partito Democratico del Trentino si appresta a consumare il rituale delle primarie, più per inerzia che per voglia di rigenerarsi dopo il kappaò delle elezioni provinciali. Nello stesso giorno si sceglieranno il segretario nazionale e quello provinciale. Ma mentre il nazionale offre un dibattito tra i candidati sul futuro del Pd, a livello locale si assiste per ora ad un «non congresso».
Roberto Pinter, 19 febbraio 2019

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Ritorno al passato remoto

Fra un po', chissà, vedrete le auto circolare e parcheggiare in piazza Duomo, davanti al Nettuno. Forse fra poco si tornerà a fumare nei ristoranti e butteremo le immondizie giù per il condotto di scarico dei rifiuti nei condomini. Chissà. Non è fantascienza. Di questo passo può accadere. Si torna indietro, ragazzi!
P. Mantovan, "Trentino", 18 febbraio 2019

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Calenda, primi sì trentini «Europee, ok al listone»

Il Pd ci sta. Il resto del centrosinistra non nega di guardare con interesse al manifesto "Siamo Europei" di Carlo Calenda. I Dem, chiunque conquisti la poltrona di segretario al Nazareno, hanno già detto all'ex ministro di essere pronti a correre con una lista unitari alle Europee.
"Trentino", 17 febbraio 2019

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COMUNICATO STAMPA Gruppo PD - Condanna espressioni violente e sessiste attribuite ad un esponente nel Consiglio comunale di Bolzano della “Lega – Salvini”

Il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino esprime la più ferma e convinta condanna alle inqualificabili espressioni violente e sessiste attribuite ad un esponente nel Consiglio comunale di Bolzano della “Lega – Salvini”. Non è una questione politica, ma di civiltà!
Trento, 14 febbraio 2019

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«Possibile boomerang per le mamme»

«Non una misura negativa in assoluto, ma rischia di aumentare il gap occupazionale tra donne e uomini». Il consigliere provinciale Pd Luca Zeni, già assessore alle Politiche sociali, critica la misura della giunta Fugatti che estende a tre anni la possibilità per il neo-genitore che si dedica alla cura del figlio di vedersi pagati dalla Provincia i contributi previdenziali.
F. Peterlongo, "Trentino", 14 febbraio 2019

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Autonomia a scoppio ritardato

La Giunta sta affrontando il delicato tema della protezione sociale, del lavoro e del welfare con improvvisazione e confusione. Dopo aver frettolosamente incorporato nell’impianto dell’Assegno Unico una parte della norma nazionale ora si pensa di impugnare quest’ultima e di chiedere di assegnare al Trentino le risorse statali del Reddito di Cittadinanza.
Alessandro Olivi, 13 febbraio 2019

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Il Trentino primo in Italia, prima ancora del parlamento, a stabilire il principio che una famiglia povera deve aspettare dieci anni per avere un aiuto

Il Trentino ora governato dalla Lega ha introdotto, con un emendamento approvato nottetempo senza alcun confronto, la clausola dei dieci anni di residenza per l’accesso all’assegno unico provinciale. Un vanto del nostro welfare è diventato motivo di vergogna per l’Autonomia. 
Giorgio Tonini, 9 febbraio 2019

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La manovra ci toglie autonomia

Più che di reddito "alla trentina" si dovrebbe parlare di reddito "all'italiana", o "alla 'tagliana" se vogliamo dirlo "alla trentina". Peccato che non si tratti di una commedia di De Sica, ma della manovra di bilancio della Provincia Autonoma di Trento, e quindi in ultima istanza di servizi pubblici, di destini individuali e collettivi, di persone. Che d'ora in poi saranno un po' più povere, un po' più insicure e un po' più sole.
Alessio Manica, "Trentino", 13 febbraio 2019

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Dolomiti «veneziane», Zeni incalza: «Diffidare il Veneto»

 Parla di «arroganza veneta». E, di fronte all’«utilizzo così disinvolto della Regione Veneto di un marchio che è patrimonio comune con Trento e Bolzano», propone di ricorrere alla «diffida».
"Corriere del Trentino", 13 febbraio 2019

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