Ianeselli e Andreatta a braccetto: «Franco, ora dai voce alla città»

«Queste elezioni sono contendibili. Non dobbiamo rilassarci perché si è vinto in Emilia-Romagna e perché il centrodestra ha bruciato una miriade di candidati». Franco Ianeselli, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra autonomista SiAmoTrento, ha evidenziato come la vittoria alle elezioni comunali non vada data per scontata.
"Trentino", 7 febbraio 2020

Si è svolta ieri sera la cena di autofinanziamento organizzata dal Pd del Trentino presso la sala Onorio Spada di Villazzano. Esauriti i posti con circa 90 persone che hanno versato un contributo che partiva da 20 euro. La cena è stata preceduta da un dibattito che ha coinvolto Ianeselli e il sindaco Alessandro Andreatta.

Sicurezza

Ianeselli ha toccato il tema cardine della narrazione leghista: «A Spini i cittadini non lamentano tanto problemi di sicurezza, ma l'isolamento dal resto della città. Mentre alla Portela ci sono esercenti eroi che sfidano continue minacce». Da lì Ianeselli ha voluto far partire la campagna elettorale: «La Lega chiede l'esercito, ma è controproducente. Quelle aree vanno ripopolate puntando su chi investe». Sullo spaccio, il candidato ha sottolineato la necessità di un approccio che non sottovaluti il problema sociale: «Non ho paura di usare la parola repressione, ma se c'è chi vende la droga c'è anche chi la compra. Occorre fare di più anche nei confronti di chi fa uso di droga assistendo quelle famiglie».

Medicina

Ianeselli ha indicato la Scuola di Medicina come "un'occasione per la città", esigendo però un progetto organico: «Dobbiamo essere orgogliosi di come l'Università di Trento ha risposto, proponendo un progetto territoriale che punta al polo di Scienze della vita e che comprenda le eccellenze come il Cibio. Ma le eccellenze non vanno usate come birilli da chi amministra». Andreatta ha chiesto a Ianeselli di far "pesare" la città nelle politiche universitarie: «Il comune non può limitarsi a organizzare le residenze studentesche. Domando a Franco di far sentire la voce della città, io ci ho provato, lui ha la personalità giusta per riuscirci». In merito alla Scuola di Medicina, Andreatta ha sottolineato lo "sgarbo" della Provincia: «Fugatti non mi aveva parlato di Medicina, l'ho saputo dai giornali e dai rapporti ottimi che ho con il rettore. È stato un gesto di disattenzione che mi ha fatto male».

Sviluppo urbano

In merito al tema Albere, Ianeselli ha spiegato di intuirne le criticità e le potenzialità: «Se domandi a un trentino cosa va male, lui risponde "le Albere" ed è vero che serva un nuovo equilibrio. Ma quella bellezza resta, la Buc è straordinaria, il parco è bellissimo e il Muse è quello che la città vuole essere». Sul tavolo anche il tema sostenibilità, che per Ianeselli è il viatico dello sviluppo urbano dei prossimi decenni: «Dobbiamo confrontarci con le realtà europee più virtuose, non accontentarci di essere la città più verde d'Italia, perché non è poi una grande impresa. Dobbiamo parlare di autostrade ciclabili, di autosufficienza energetica».