Ianeselli: «Sicurezza, ci sono degli esercenti-eroi in certi quartieri»

«Sì, in alcune zone della città la sicurezza ed il degrado sono problemi veri e sentiti. Quella della percezione è una risposta sbagliata. Si deve fare di più perché il Comune in questi anni è stato lontano dal tema». Parole del candidato sindaco del centrosinistra Franco Ianeselli (non di un leghista che pretenderebbe l'esercito in Santa Maria) che danno l'idea di come il tema sia stato sottovalutato per tanto tempo da chi di dovere.
"Trentino", 2 febbraio 2020

 

In questo colloquio abbiamo parlato di degrado ma anche degli input che ha ricevuto dalla città in queste tre settimane di campagna elettorale.

Ianeselli, i più critici le potrebbero dire "meno male che se ne è accorto che in città non sono tutte rose e fiori".
Beh, in realtà io sino a poco tempo fa io mi occupavo d'altro. Ero nel sindacato, dentro le fabbriche. Ma questo è un tema che cogli, forte, sentendo le persone. Non è di destra o di sinistra. Ho ascoltato il "comitato per la rinascita di Torre Vanga", gli esercenti. E tutti mi hanno detto che hanno sentito lontananza da parte del Comune. Oggi siamo qui alla Portela, dove mi sono stati fatti diversi racconti di baristi minacciati dagli spacciatori. Mi viene da dire che chi fa impresa in queste condizioni, che non lascia l'attività, è una sorta di eroe. Serve un mix di interventi: repressione e fare vivere di più i luoghi.

La risposta ufficiale da parte di chi amministra la città è sempre stata quella di guardare alle classifiche: Trento è pressoché in vetta a tutte.
In termini generali questo è vero. Ci dicono che siamo in uno dei migliori luoghi d'Italia ma ci sono dei quartieri, come queste strade nella zona di Santa Maria, che in questi anni si sono sentiti abbandonati. Siamo a 300 metri da via Verdi, eppure è un'altra città. Non mi hanno parlato di problemi di sicurezza a Meano e nemmeno e Spini, per dire. Qui c'è.

Lei che soluzioni vedrebbe per risolvere questa situazione?
Io non credo serva l'esercito, ma l'appello che faccio ai trentini è di frequentarli questi luoghi, di viverli di più. Di sostenere chi lavora in zone difficili. Il questore Garramone sta facendo un ottimo lavoro, serve la polizia locale, servirà qualcuno che in Comune abbia un incarico preciso per i temi della sicurezza. E questo è un impegno che io prendo. É vero che qualcuno di questi esercenti ci dice "Ecco, ora siete in campagna elettorale, ma poi...". Non sarà così. Le piazze vanno animate, qui in Santa Maria stanno nascendo anche locali nuovi che possono contribuire a questo scopo. C'è poi un altro aspetto.

A cosa si riferisce?
Vanno ricordate le persone che si occupano del contrasto al degrado: nessuno parla mai di quei lavoratori della nettezza urbana che ogni mattina alle 8 ci consentono di trovare le strade pulite. Sono persone "invisibili" che garantiscono un servizio prezioso.

Sempre in tema di degrado le pareti di Trento da anni sono e rimangono una brutta lavagna di scritte e insulti politici. Ora più che mai.
Bene che il Comune abbia deciso di fornire la pulitura dei muri ai privati che ne fanno richiesta. La città lordata di scritte e con, di recente, minacce di morte a persone è sotto gli occhi di tutti: se riguarda la Lega esprimo solidarietà alla Lega, ha riguardato anche il sindacato. Va fatto di più, perché questo è in effetti indecente.

Per lei cambia qualcosa per il fatto di girare da settimane per Trento senza sapere ancora chi sarà il candidato sindaco del centrodestra?
Il punto è parlare alla città di quello che sto facendo, poi dall'altra parte (e lo dico senza particolare polemica) chiunque arriverà sarà uno che ha accettato dopo 20 rifiuti. L'alleanza che mi sostiene una scelta l'ha fatta, chi arriverà dall'altra parte arricchirà il dibattito ma non sarà di certo una prima scelta.

Che ha raccolto a livello di segnalazioni, sicurezza a parte?
Dire che la città è al collasso, al disastro, è una caricatura politica. Chi ama Trento lo sa e si arrabbia. Del resto se ogni anno arrivano più turisti, e ce lo dicono i dati, un motivo ci sarà. Poi ci sono i "ma".. E proprio perché si ama la città ci si deve occupare anche dei "ma"... Quindi il degrado, ma per altri invece sono il traffico ed il trasporto pubblico. Dentro Trento ci sono tante città diverse. E aggiungo che agitare e sventolare la bandiera dove ci sono più problemi non aiuta nemmeno chi vive in queste zone. Anzi, contribuisce a renderle ancora più sole.

Lei ha detto come sia sbagliato mettere in competizione la città capoluogo con le valli...
Sì a me non piace questa idea del governatore Fugatti del "prima le valli". La città cresce o cade con le valli. C'è una questione di rapporti con l'Alto Adige, oggi più che mai vista la questione della scuola di medicina.

A questo proposito non ricordiamo di aver visto molti incontri, a livello municipale, tra Trento e Bolzano...
In effetti è così. Su questo occorrerà lavorare. Ma il vero punto sarà quello di garantire sviluppo economico per la città. Questo viaggio che sto facendo è anche alla scoperta delle tante eccellenze che ci sono: penso a tutto quello che Trento sta esprimendo sul piano dell'Ict, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Settori ed aziende che si occupano di questo a nord e a sud della città. Va anche ampliato e confermato il legame forte che c'è tra la città e la cooperazione, sociale o di lavoro.