Il consigliere del Partito Democratico Alessandro Olivi ha discusso oggi in Aula un'interrogazione immediata sul tema della riforma del turismo e dei prospettati effetti che questa potrebbe produrre su Rovereto e sulla Vallagarina, manifestando perplessità.
Trento, 5 febbraio 2020
“Vedo il rischio di una riforma che centralizza e che fa del turismo e delle APT una questione di numeri, di soldi e di confini, mentre la necessità è quella di riformare un settore a partire da modelli aggiornati e da idee nuove su cosa debba rappresentare oggi il Trentino come destinazione turistica diffusa ed integrata”.
Il vicepresidente del Consiglio provinciale non è soddisfatto della piega che sta prendendo il dibattito sulla riforma del turismo annunciata dall’assessore Failoni. Una riforma necessaria che l’approccio della Giunta provinciale sembra però ridurre ad una ridefinizione un po’ burocratica del solo assetto istituzionale.
“Se davvero, come annunciato, questa riforma vuole puntare ad una maggiore valorizzazione del territorio e delle sue comunità come elementi chiave di una nuova identità turistica, è necessario, a partire dalla questione della Vallagarina, lasciar stare le scorciatoie fatte di numeri e confini e parlare di contenuti, abbandonando quest’idea “orizzontale” per cui Rovereto esiste in quanto città e in quanto posta sull’asta dell’Adige, e rendersi conto dell’importanza della sua dimensione “verticale” che fa della seconda città del Trentino il punto di raccordo e di sedimentazione tra vita urbana e montagna, tra lago e istituzioni culturali”.