Non nasconde l’amarezza, Barbara Poggio. Prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento, è coordinatrice scientifica del progetto «Educare alla relazione di genere» da qualche settimana nel mirino della giunta Fugatti, che ne ha sospeso l’applicazione.C. Marsilli, "Corriere del Trentino", 16 gennaio 2019
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La risposta è stata immediata: in 24 ore, le adesioni virtuali hanno raggiunto e superato quota tremila. Senza fermarsi. Il tema, del resto, è delicato. E sentito: la sospensione dei percorsi di educazione alla relazione di genere nelle scuole trentine, sancita a dicembre dalla giunta provinciale. Uno stop contro il quale, nei giorni scorsi, aveva preso posizione anche la commissione provinciale per le pari opportunità.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 15 gennaio 2019
La sinistra trentina, o ciò che ne resta, lo aveva annunciato: quando il senatore leghista Simone Pillon interverrà a Trento al Festival della famiglia, ad accoglierlo troverà una manifestazione di protesta. Così è stato: almeno un centinaio di persone si sono radunate ieri sera davanti al palazzo della Provincia nonostante il freddo e nonostante il contestato divieto della questura di utilizzare strumenti di amplificazione.S. Alouani, "Corriere del Trentino", 8 dicembre 2018
La consigliera provinciale in questi giorni era a Roma per l'International workshop su “Protection of Human Rights Defenders (Hrd): good practices and the role of Italy” assieme a una delegazione composta da Yaku e Pbi. "Il Dolomiti", 22 giugno 2018
Un appello accorato all’unità e un richiamo affinché tutti, Stelle Alpine comprese, possano unirsi alla battaglia per i diritti civili. L’assessora alle pari opportunità Sara Ferrari al gay pride di sabato scorso era letteralmente in prima linea. Il suo intervento, applauditissimo, l’ha consacrata come una delle paladine per i diritti di tutti. Tanto da farle promettere che «nella prossima campagna elettorale, i diritti civili saranno centrali».S. Pagliuca, "Corriere del Trentino", 15 giugno 2018
Al corteo con la fascia tricolore. Tra le 10 mila persone che sabato scorso hanno preso parte al Dolomiti Pride c'era anche il sindaco di Nomi, Rinaldo Maffei, con tanto di fascia tricolore addosso. Il primo cittadino del paese della destra Adige ha voluto scendere in strada e schierarsi al fianco dei manifestanti per dare un messaggio di normalità e tolleranza alle famiglie di tutti quei ragazzi e ragazze alle prese con il difficile compito di dichiarare la propria omosessualità ai propri cari.P. Trentini, "Trentino", 14 giugno 2018
Le parole del sindaco Andreatta al parco delle Albere: "E' una festa gioiosa che ha saputo coinvolgere la nostra città. Sono qui per vigilare contro ogni forma di discriminazione perchè Trento è una città delle relazioni, del dialogo e del confronto ed è inclusiva". G. Tessari, "Trentino", 10 giugno 2018Leggi l'articolo in pdf!
I consiglieri comunali del Partito Democratico di Trento si uniranno con convinzione alla parata prevista dal programma del Dolomiti Pride che muoverà da Piazza Dante nel pomeriggio di sabato 9 giugno.Gruppo Pd Trento, 8 giugno 2018
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