Sara Ferrari, per conto del Gruppo consilare provinciale del Partito Democratico, interviene sul convegno promosso dagli assessori Segnana e Bisesti: "Con l’incontro pubblico “Donne e uomini" la Giunta non fa approfondimenti e non propone confronti, cerca solo conferme ai propri pregiudizi."
Trento, 11 marzo 2019
Ciò che colpisce dell’incontro pubblico “Donne e uomini. Solo stereotipi di genere o bellezza della differenza?” organizzato dall’assessora Segnana e dall’assessore Bisesti, non è tanto il fatto che i relatori invitati siano noti solo per essere tra i più strenui oppositori di una fantomatica “teoria gender” che loro stessi hanno inventato per potersene dichiarare contrari, e nemmeno soltanto il fatto che la Giunta abbia deciso di sospendere un progetto che aveva la supervisione scientifica dell’Università di Trento e dell’IPRASE per affidarsi ai pareri dei “Giuristi per la vita” e degli organizzatori del Family Day.
Ciò che di più colpisce è il tentativo che gli assessori leghisti fanno di raccontare un simile comizio come momento utile per “preziosi” approfondimenti e chiarimenti, “garanzia” di confronto e discussione “sui corsi di educazione di genere temporaneamente sospesi dalla Giunta provinciale”.
È del tutto evidente, infatti, che un confronto si fa semmai ascoltando due opinioni, non cercando riparo in un unico coro. Senza dubbio i nuovi assessori non hanno ancora chiaro che chi ha incarichi di governo ha una responsabilità trasversale non "di parte", non ideologica, non "di partito", essendo chiamato al confronto vero nel rispetto di tutti i cittadini. Se avessero voluto davvero sviluppare una riflessione, e non solo cercare conferme ai propri pregiudizi, avrebbero potuto invitare esperti con competenze scientifiche vere, accademici di vario pensiero, e magari decidersi ad incontrare tutte quelle scuole che hanno chiesto spiegazioni al taglio dei percorsi di pari opportunità, senza mai ricevere alcun appuntamento.
Senz'altro avrebbero potuto invitarne qualcuna a raccontare pubblicamente in cosa consisteva veramente l'esperienza educativa dei percorsi scolastici, fuori dalle strumentalizzazioni politiche. Ma non lo fanno, perché apparirebbe evidente che il far passare quei progetti come "pericolosi per i bambini" è stata una montatura, una fake news!
cons. Sara Ferrari - Partito Democratico del Trentino