Preferisce non addentrarsi nel dettaglio del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo nei Comuni della provincia. Ma su un punto Alessandro Andreatta è chiaro: «Smantellare l’accoglienza diffusa sul territorio per portare tutti i richiedenti asilo nel capoluogo mi preoccupa. Credo che il modello migliore rimanga quello della corresponsabilità di tutte le comunità del Trentino».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 24 febbraio 2019
Luca Zeni è perplesso. Di più: «Sono preoccupato». Scorrendo i dati del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo sul territorio provinciale, l’ex assessore alle politiche sociali — oggi consigliere provinciale del Partito democratico — punta il dito sull’inversione di rotta rispetto al modello di accoglienza diffusa che aveva promosso nella scorsa legislatura.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 febbraio 2019
Le decisioni e gli annunci di questi primi mesi della Giunta Fugatti sembrano andare nella direzione di un forte arretramento rispetto alla tutela dell'ambiente e alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile.
Alessio Manica, "Trentino", 23 febbraio 2019
Il Consiglio comunale di Mori - a cui hanno presenziato vari volontari e operatori dell'accoglienza, così come alcuni migranti e pure dei bambini - si è schierato a maggioranza (e con voti favorevoli solo della maggioranza) contro il decreto sicurezza di Salvini.
"Trentino", 21 febbraio 2019
Dal Ri, togliamoci subito il sasso dalla scarpa. Può guidare il Pd un giovane sconosciuto senza esperienza amministrativa? Guardi, il Partito democratico deve fare un salto generazionale. Si è creata una dinamica per cui l'establishment è responsabile della situazione attuale, per ripartire servono facce nuove. Serve qualcuno a cui non si possa rispondere "tu hai fatto peggio".
C. Bert, "Trentino", 21 febbraio 2019
Lucia Maestri, c'è chi dice: Maestri rappresenta il vecchio gruppo dirigente che non sa farsi da parte. Cosa risponde? Che mi sembra un'argomentazione piuttosto strumentale e debole. È innegabile che la carta d'identità ha un peso, ma la mia non è stata un'autocandidatura, nasce dal basso, anche dai giovani. E poi andiamo a vedere bene cosa c'è dietro al cosiddetto "nuovo"...
C. Bert, "Trentino", 21 febbraio 2019
Le modalità attraverso le quali la Giunta provinciale ha, in questi primi mesi, affrontato il tema del contrasto alla povertà e della promozione della protezione sociale appaiono piuttosto sgangherate.
Trento, 19 febbraio 2019
Il Partito Democratico del Trentino si appresta a consumare il rituale delle primarie, più per inerzia che per voglia di rigenerarsi dopo il kappaò delle elezioni provinciali. Nello stesso giorno si sceglieranno il segretario nazionale e quello provinciale. Ma mentre il nazionale offre un dibattito tra i candidati sul futuro del Pd, a livello locale si assiste per ora ad un «non congresso».
Roberto Pinter, 19 febbraio 2019
Fra un po', chissà, vedrete le auto circolare e parcheggiare in piazza Duomo, davanti al Nettuno. Forse fra poco si tornerà a fumare nei ristoranti e butteremo le immondizie giù per il condotto di scarico dei rifiuti nei condomini. Chissà. Non è fantascienza. Di questo passo può accadere. Si torna indietro, ragazzi!
P. Mantovan, "Trentino", 18 febbraio 2019
Il Pd ci sta. Il resto del centrosinistra non nega di guardare con interesse al manifesto "Siamo Europei" di Carlo Calenda. I Dem, chiunque conquisti la poltrona di segretario al Nazareno, hanno già detto all'ex ministro di essere pronti a correre con una lista unitari alle Europee.
"Trentino", 17 febbraio 2019
Il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino esprime la più ferma e convinta condanna alle inqualificabili espressioni violente e sessiste attribuite ad un esponente nel Consiglio comunale di Bolzano della “Lega – Salvini”. Non è una questione politica, ma di civiltà!
Trento, 14 febbraio 2019
«Non una misura negativa in assoluto, ma rischia di aumentare il gap occupazionale tra donne e uomini». Il consigliere provinciale Pd Luca Zeni, già assessore alle Politiche sociali, critica la misura della giunta Fugatti che estende a tre anni la possibilità per il neo-genitore che si dedica alla cura del figlio di vedersi pagati dalla Provincia i contributi previdenziali.
F. Peterlongo, "Trentino", 14 febbraio 2019
La Giunta sta affrontando il delicato tema della protezione sociale, del lavoro e del welfare con improvvisazione e confusione. Dopo aver frettolosamente incorporato nell’impianto dell’Assegno Unico una parte della norma nazionale ora si pensa di impugnare quest’ultima e di chiedere di assegnare al Trentino le risorse statali del Reddito di Cittadinanza.
Alessandro Olivi, 13 febbraio 2019
Il Trentino ora governato dalla Lega ha introdotto, con un emendamento approvato nottetempo senza alcun confronto, la clausola dei dieci anni di residenza per l’accesso all’assegno unico provinciale. Un vanto del nostro welfare è diventato motivo di vergogna per l’Autonomia.
Giorgio Tonini, 9 febbraio 2019
Più che di reddito "alla trentina" si dovrebbe parlare di reddito "all'italiana", o "alla 'tagliana" se vogliamo dirlo "alla trentina". Peccato che non si tratti di una commedia di De Sica, ma della manovra di bilancio della Provincia Autonoma di Trento, e quindi in ultima istanza di servizi pubblici, di destini individuali e collettivi, di persone. Che d'ora in poi saranno un po' più povere, un po' più insicure e un po' più sole.
Alessio Manica, "Trentino", 13 febbraio 2019