La via trentina all'«accoglienza diffusa» dei migranti è finita. Tanta fatica dell'ex assessore provinciale (talvolta invano) per convincere i sindaci a mettere a disposizione appartamenti e strutture pubbliche inutilizzate, ma alla fine i profughi torneranno nei centri principali della provincia, Trento e Rovereto alla scadenza dei contratti d'affitto.
A. Selva, "Corriere del Trentino", 9 marzo 2019
«La porta è aperta e si può ragionare». L’atteso incontro di ieri tra i rappresentanti della Provincia, dell’Arcidiocesi e del Centro Astalli apre nuove prospettive per la gestione dei migranti in Trentino.
"Corriere del Trentino", 9 marzo 2019
Oggi, con alcune donne del PD trentino, in visita nella bellissima Lavarone, alla struttura che ospita 24 ragazze nigeriane, richiedenti asilo.
Un bel progetto di CONVIVENZA, PACIFICA e di successo, stroncato dal taglio dei fondi del “decreto sicurezza” di Salvini e dalla incapacità del governo provinciale leghista di tutelare l’esperienza autonoma della gestione trentina dell’accoglienza.
Sara Ferrari, 22 febbraio 2019
Preferisce non addentrarsi nel dettaglio del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo nei Comuni della provincia. Ma su un punto Alessandro Andreatta è chiaro: «Smantellare l’accoglienza diffusa sul territorio per portare tutti i richiedenti asilo nel capoluogo mi preoccupa. Credo che il modello migliore rimanga quello della corresponsabilità di tutte le comunità del Trentino».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 24 febbraio 2019
Luca Zeni è perplesso. Di più: «Sono preoccupato». Scorrendo i dati del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo sul territorio provinciale, l’ex assessore alle politiche sociali — oggi consigliere provinciale del Partito democratico — punta il dito sull’inversione di rotta rispetto al modello di accoglienza diffusa che aveva promosso nella scorsa legislatura.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 febbraio 2019
Il Consiglio comunale di Mori - a cui hanno presenziato vari volontari e operatori dell'accoglienza, così come alcuni migranti e pure dei bambini - si è schierato a maggioranza (e con voti favorevoli solo della maggioranza) contro il decreto sicurezza di Salvini.
"Trentino", 21 febbraio 2019
Arrivano da entrambi i lati di via Belenzani, molti da soli, la maggior parte in piccoli gruppi. Sono giovani, anziani, famiglie che sfidano la pioggia del pomeriggio in centro a Trento. Con sé portano tamburi, striscioni, cartelli affissi sui passeggini. Qualche bandiera di partiti politici di centro sinistra o associazioni, molte della pace.
C. Marsilli, "Corriere del Trentino", 3 febbraio 2019
Il Gruppo Consiliare PD-PSI del Comune di Trento aderisce alla manifestazione collettiva promossa da “L’Italia che resiste”, gruppo informale di “cittadini impegnati nel sociale”, per reagire culturalmente e politicamente alla deriva di estrema destra che si sta diffondendo in Italia ad opera del ministro degli Interni, Matteo Salvini, primo responsabile del clima d’insicurezza e di inciviltà che sta investendo e investirà sempre di più le nostre città.
Trento, 1 febbraio 2019