Non sarà un conteggio matematico a stabilire in quali località saranno ospitati i profughi che l'Italia assegna al territorio trentino. Ieri il neo assessore alla salute e alle politiche sociali, Luca Zeni, ha incontrato i presidenti delle comunità di valle riuniti a Trento: il modo con cui i profughi verranno «inviati» ai vari comuni sarà frutto di una concertazione che coinvolgerà le conferenze dei sindaci. Un calendario di incontri sarà presto stilato e procederà a ritmi serrati: già fissato il primo appuntamento, che sarà martedì prossimo con la Comunità dell'Alto Garda e Ledro.
L. Nave, "L'Adige", 5 agosto 2015
Adesso gli ospiti sono 610. Zeni: "Basta verticismo, coinvolgiamo i territori per avere risposte omogenee. Stabiliamo criteri e metodi partecipati: vogliamo evitare forti concentrazioni in Comuni anche piccoli. A Marco ci sono 170 persone, la situazione è insostenibile".
S. Voltolini, "Correre del Trentino", 2 agosto 2015
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I flussi di migranti che attraversano il Mediterraneo sono aumentati in modo significativo a partire dal 2013, all'indomani della «Primavera araba», a seguito della crisi in Libia e nel Corno d'Africa e della guerra civile in Siria, dove il governo di Bassar al-Asad e il maggiore responsabile della morte di oltre 200.000 uomini, donne e bambini siriani. Infine vi è anche il regime terroristico dell'Isis, che in Medio Oriente ha costretto alla fuga migliaia di persone.
Mattia Civico, Riccardo dello Sbarba, "L'Adige", 24 aprile 2015
In regione l'1% dei profughi accolti nel Paese, uno ogni 1.911 abitanti. In questi giorni Nicoletti, presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, è a Strasburgo: !Questa è stata la più grande tragedia umanitaria dopo la seconda guerra mondiale. In questi giorni questo è uno dei temi centrali qui a Strasburgo e si sta rendendo conto della situazione anche Bruxelles".
"Corriere del Trentino", 22 aprile 2015
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A fronte di un’assegnazione da parte dello Stato al Trentino di 431 persone, i profughi distribuiti nelle strutture di accoglienza di 12 territori comunali sono (a ieri) 395, compresi gli ultimi 40 arrivati nei giorni scorsi, tutti richiedenti asilo, tutti letteralmente “pescati” dalle acque del Mediterraneo nel corso delle operazioni “Mare Nostrum” e “Triton”. Di questi 395, a Trento dimorano in 99 mentre a Rovereto sono 160 (di cui 100 nel centro di accoglienza di Marco).
"Trentino", 22 aprile 2015
Il sindaco Andrea Miorandi, in apertura di consiglio comunale, ha proposto un minuto di silenzio in ricordo della tragedia nel mare di Sicilia costata la vita a centinaia di immigrati che tentavano di raggiungere le coste italiane. Un invito raccolto da tutti eccetto che dai consiglieri della Lega Nord e di Fratelli d’Italia che hanno invece abbandonato l’aula consiliare.
"Trentino", 22 aprile 2015
L'ex consigliere provinciale Vincenzo Passerini, oggi neopresidente per il Trentino Alto Adige del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, ieri sull' Adige ha stigmatizzato il silenzio delle forze politiche del centrosinistra autonomista che governa il Trentino sulla tragedia umanitaria dei dei profughi da accogliere, che fuggono da guerre e massacri dittature e che qui si vedono chiudere le porte in faccia da sindaci e Comunità di valle.
L. Patruno, "L'Adige", 22 febbraio 2015
Questa mattina, alla lettura del Corriere della Sera, mi è mancato il respiro: nella stessa pagina in cui la cronaca riporta il triste conteggio dei 300 naufraghi in mare, assiderati e inghiottiti dal Mediterraneo a 1.200 chilometri da casa nostra, la Provincia pubblicizza il Trentino, con i suoi 1.200 chilometri di piste da sci. “Ti aspettiamo sulle dolomiti: un viaggio di 1.200 chilometri”.
Mattia Civico, 13 febbraio 2015