La disparità di retribuzione porta anche una differenza, sempre più marcata, tra le pensioni di uomini e donne: se per i primi, a livello regionale, si parla di 1.356 euro al mese, le donne non arrivano neppure a 700 euro, ma si fermano a quota 689. Le pensioni di vecchiaia sotto i 1.000 euro al mese interessano, al contrario, l’82% delle donne e il 36% degli uomini.
I. Graziosi, "Corriere del Trentino", 17 ottobre 2017
Trend ancora una volta invertito quando si parla invece di pensioni che superano i 2.000 euro al mese: in questo caso, la percentuale conta il 18% degli uomini e il 3% delle donne.
Questi e molti altri dati sono stati presentati ieri mattina nel corso di un incontro a Palazzo Widmann per presentare l’«Equal Pension Day», una giornata istituita dall’Alleanza regionale per le pari opportunità che quest’anno si terrà venerdì prossimo, 27 ottobre, con una serie di eventi in piazza. «È molto importante fare il possibile per introdurre delle modifiche della normativa a livello nazionale — ha dichiarato l’assessora Martha Stocker, che ha presentato l’iniziativa, insieme all’assessora trentina, Violetta Plotegher, la presidente di Pensplan, Laura Costa, la consigliera di parità, Michela Morandini, e la presidente della commissione pari opportunità, Ulrike Oberhammer — Da quando è stata innalzata l’età della pensione per le donne a 65 anni vi è stata una eccessiva penalizzazione. Una soluzione potrebbe essere quella di tornare ad avere una pensione minima».
Per incrementare la sensibilizzazione e l’informazione e le opportunità date anche dalla previdenza complementare sul tema, il 27 ottobre saranno disponibili due gazebo informativi rispettivamente a Trento (in piazza d’Arogno dalle 11 alle 17) e a Bolzano (in piazza della Mostra dalle 11 alle 16) a cura della società Pensplan Centrum: il personale qualificato presente fornirà informazioni in materia pensionistica a favore di tutta la cittadinanza. Durante tutta la settimana, dal 23 al 27 ottobre compresi, verranno distribuiti nelle maggiori località della nostra Regione dei buoni consulenza, che invitano le donne a prenotare un appuntamento per una consulenza previdenziale professionale e completa presso uno degli oltre 120 Pensplan Infopoint presenti sul territorio regionale.
«Molte persone — ha aggiunto Plotegher — non vogliono rinunciare ad una vita piena di relazioni e affetti familiari e considerano questo tempo necessario. Tempo che non può essere secondario né piegato alle esigenze del mercato del lavoro e va considerato importante fattore anche di crescita economica in quanto investito nel capitale umano».
La parità salariale fra uomini e donne, come emerso più volte, è ancora lontana, con una differenza percentuale tra i salari medi che è del 10,9% e che si traduce in circa 3.620 euro annui. Le statistiche relative alle pensioni erogate dall’Inps evidenziano ancora significativi squilibri a sfavore delle donne: nel 2017, come precedentemente sottolineato, l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia percepita dagli uomini è risultata pari a 1.356 euro, mentre le donne hanno percepito in media 689 euro.