Il gruppo consiliare provinciale del PD ha approvato le mozioni sull’introduzione delle divise e la possibilità dei genitori di decidere se far partecipare o meno figli e figlie alle attività di educazione all’affettività, alle emozioni, al rispetto delle diversità. Trovo le proposte decisamente regressive.
R. Lorandi, "Trentino", 16 giugno 2016
La semplificazione dettata dai "tempi moderni" è davvero incredibile. Galleggiando sulle notizie di stampa di questi giorni, parrebbe quasi che la riforma della scuola trentina – quarantasette articoli, venti soggetti auditi, sette sedute di discussione in Quinta commissione, cinque giorni d’Aula, decine di ordini del giorno – abbia avuto come fulcro l’introduzione o meno delle divise; e che il lungo dibattito, le fitte riunioni, finanche gli scioperi e le manifestazioni fermentati attorno ad essa, abbiano riguardato solo poche questioni, spicce e marginali.
Lucia Maestri, "Trentino", 15 giugno 2016
Bene il pragmatismo, ma attenzione alle conseguenze: «Non può passare il messaggio per cui quando si tratta di trovare accordi con le minoranze il Pd rinunci sempre in un senso». Ovvero quello dei diritti civili.
E. Ferro, "Corriere del Trentino", 14 giugno 2016
«Il no all’obbligatorietà va nel senso di un’alleanza fra scuola e famiglie. Sono certo che non ci saranno rifiuti, i genitori aderiranno alle proposte contro le discriminazioni. Quanto alla mediazione, sia io che il Pd abbiamo accettato di ridurre la nostra sensibilità. Il risultato è un accordo che ci ha fatto fare un passo avanti».
S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 12 giugno 2016
Il compromesso tra governo e minoranze trovato nella tarda serata di venerdì ieri ha tenuto. Da 14.000 emendamenti si è passati a 90, tutti di merito, in gran parte accolti dalla giunta provinciale. E la legge, in tarda serata, è stata approvata.
A. Conte, "L'Adige", 12 giugno 2016
Sulla Buona scuola l'ostruzionismo continua, e ieri tutta la giornata si è spesa discutendo una decina di ordini del giorno rispetto alla trentina in campo. Se si va avanti con questi ritmi, prima di domani, sabato, non si arriverà neppure a esaurire tutti gli ordini del giorno. Per questo ieri mattina il presidente della giunta provinciale, Ugo Rossi, ha chiesto una sospensione in apertura dei lavori per una riunione con le minoranze.
A. Conte, "L'Adige", 10 giugno 2016
«Noi siamo dalla parte della necessità e del desiderio dell'innovazione, dell'avanzamento e della sfida. Il Pd ha lavorato al ddl sulla scuola con decine di studenti, genitori, insegnanti che hanno prodotto idee e strategie diventate parte integrante di questo testo». Lucia Maestri, presidente della Commissione che ha esaminato il disegno di legge ha difeso, per il Pd e la maggioranza, l'impostazione della legge e si è detta amareggiata per le critiche alla legge.
"L'Adige", 10 giugno 2016
La scelta di puntare sul polo di S. Giorgio è vincente. Dopo l'arrivo di Bonfiglioli, che mercoledì insedierà i primi 30 assunti, a breve arriverà anche "EasyDial". L'assessore provinciale allo sviluppo guarda avanti: "La collaborazione tra imprese è la mossa giusta, ma istituti tecnici e università ora devono accelerare".
N. Guarnieri, "L'Adige", 30 maggio 2016