Archivio notizie pagina 481



Scalfi entra in consiglio

E' subentrato a Bianchini.
"L'Adige", 16 febbraio 2011
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"Padri a casa 14 giorni se nasce loro un figlio"

Il Consiglio regionale approva una proposta di voto di Margherita Cogo sulla parità di genere. E i due Consigli delle autonomie locali coinvolti nell'attività regionale.
"L'Adige", 16 febbraio 2011
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Leggi il Comunicato Stampa di Margherita Cogo  sul voto approvato in Consiglio Regionale!

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"Molinari, critiche inaccettabili"

Nicoletti: chi spara sul Pd ha altri progetti politici.
L. Patruno, "L'Adige", 16 febbraio 2011
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"Sono un presidente operaio e non farò il semplice notaio"

Bruno Dorigatti: "Nel discorso ho parlato del mio passato di operaio no per un aspetto sentimentale ma per rimettere al centro le questioni di lavoro".
B. Zorzi, "L'Adige", 15 febbraio 2011

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Molinari deluso medita di lasciare il Pd

Il senatore: "Solo oligarchie che pensano a se stesse".
L. Patruno, "L'adige", 12 febbraio 2011
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LEGGI ANCHE:
- Zeni: "Aiutaci a costruire il partito". Andreatta: "Io ci credo ancora", L. Patruno, "L'Adige", 13 febbraio 2011

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"Berlusconi dimettiti", raccolte oltre 2000 firme

Tante donne ai gazebo del Pd. Oggi, a Trento e Rovereto, manifestazioni sul "Rubygate".
S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 13 febbraio 2011
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“Per dignità, non per odio” (P. Calamandrei)

L'intervento del Segretario del Pd del Trentino Michele Nicoletti all'Assemblea Nazionale del Pd, 4-5 febbraio 2011
"In questo momento difficile della storia d’Italia una parola è tornata al centro della discussione e dell’azione politica. Ed è la parola “dignità”. Dignità della persona, dignità delle donne, dignità delle istituzioni, dignità del Paese."

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FEDERALISMO FISCALE - I DOCUMENTI DEL PD

Il decreto sul federalismo municipale, più volte riscritto rispetto alla versione iniziale, è stato posto in votazione in Commissione bicamerale il 3 febbraio 2011, con esito infruttuoso (15 a 15). Il Consiglio dei ministri ha successivamente tentato di varare comunque il decreto, ma il Presidente della Repubblica si è opposto all'emanazione giudicando "non ricevibile" il decreto e sollecitando il Governo a riportarlo in Parlamento e nella Conferenza Stato-Regioni-Autonomie.

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