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«Più gente possibile a votare sì o l’Italia non uscirà dallo stagno»

«Senza un moto di indignazione, che porti più gente possibile a votare “Sì”, non si uscirà fuori dallo stagno». Il referendum costituzionale del 4 dicembre può rappresentare per Sergio Fabbrini — direttore della Luiss school of government ed ex direttore della Scuola di studi internazionali di Trento — lo spartiacque tra un Paese vecchio e uno nuovo.
A. Rossi Tonon, "Corriere del Trentino", 24 ottobre 2016

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La mia settimana a Milano, Roma e Bruxelles

Sulla riforma costituzionale
Lunedì sono intervenuto a Milano ad un incontro sulla riforma costituzionale, dal titolo "Le ragioni politiche di un cambiamento necessario".
Oltre ad aver spiegato le principali novità (bicameralismo differenziato, nuovo Senato, rinnovato procedimento legislativo, riforma del Titolo V), ho ribadito la rilevanza politica di questo importantissimo passaggio.
Michele Nicoletti, 21 ottobre 2016

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«Ho tanti dubbi ma il cambiamento oggi non va fermato»

È un sì, pur con tanti dubbi, quello che Alberto Pacher esprime sulla riforma della Costituzione su cui si voterà al referendum del 4 dicembre. «Dopo tanti tentativi falliti, oggi è importante dare un segnale di cambiamento», dice l’ex sindaco di Trento ed ex vicepresidente della Provincia.
C. Bert,"Trentino",18 ottobre 2016

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“Lo scontro nel PD è tra democrazia dell’alternanza e democrazia consociativa”. Intervista a Giorgio Tonini

TONINI: "L’identità di un partito, ama dire Alfredo Reichlin, è data dalla sua funzione. La funzione del Pd è stata in questi anni ed è oggi più che mai, quella di guidare l’Italia sulla base di una strategia riformista e democratica, unica alternativa di speranza alle suggestioni populiste e talvolta reazionarie che la più grave crisi economica e sociale del nostro tempo ha fatto sgorgare dal corpo provato e spossato del paese."
http://confini.blog.rainews.it/, 14 ottobre 2016

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«Referendum, voto sì. Questa oggi è l’unica riforma possibile»

«Non è una riforma perfetta ma è l’unica possibile oggi. Il meglio che non c’è è nemico del bene che c’è». Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta spiega così il suo sì al referendum sulla riforma costituzionale che già gli ha tirato addosso critiche da una parte delle opposizioni in consiglio comunale (M5S e L’Altra Trento a sinistra). 
C. Bert, "Trentino", 13 ottobre 2016

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Referendum, sinistra Pd divisa - Pinter: difficile entusiasmarsi. Mosaner: limiti, ma va sostenuta

Il voto al referendum per la riforma costituzionale divide tanto il Partito democratico nazionale quanto quello Trentino. All’indomani della presa di posizione da parte di Pierluigi Bersani, il quale ha dichiarato dalle pagine del Corriere della Sera che il prossimo 4 dicembre voterà «no», il Pd trentino riflette sulle prospettive che ruotano intorno alle urne.
A. Rossi Tonon, "Corriere del Trentino", 11 ottobre 2016

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#AUTONOMIA, firmato in Friuli il manifesto delle Speciali nella “Carta di Udine”

“Le autonomie speciali non hanno nulla da temere dalla riforma costituzionale, anzi: è una grande occasione per aggiornare i loro statuti ai mutamenti economici e sociali nel frattempo intervenuti”. Lo ha detto il governatore del Trentino, Ugo Rossi, a margine del confronto organizzato a Udine dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ed al quale hanno partecipato il ministro per gli affari regionali, Enrico Costa, il presidente altoatesino Arno Kompatscher, l’assessore Gianmario De Muro delegato del presidente Pigliaru.
La Voce del Nordest online, 9 ottobre 2016

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Il centrosinistra si unisce sul «sì» al referendum

Non c’erano i Verdi, che al referendum costituzionale del 4 dicembre sono schierati per il no. E ieri al vertice del centrosinistra autonomista non si sono fatti vedere nemmeno le voci «critiche», come il consigliere provinciale del Patt Walter Kaswalder e il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti del Pd (che da tempo ha fatto sapere la sua contrarietà alla riforma Boschi, ma che non farà campagna per il no).
"Trentino", 2 ottobre 2016

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