«Voterò sì, ma il mio sarà un sì critico». Alessio Manica esprime una posizione non marginale all’interno del Pd sul referendum costituzionale. Il capogruppo dei democratici non nasconde le proprie perplessità sulla riforma, in particolare sull’impianto centralista, e sull’opportunità di proporre il quesito come un plebiscito pro, o contro Renzi.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 23 agosto 2016
Questa nota intende esporre le ragioni del Sì nel referendum costituzionale che si terrà a novembre. Si divide in tre brevi parti. La prima è una premessa tendente a spiegare le ragioni per le quali questa è una scelta importante tanto per chi vota Sì quanto per chi vota No. Nella seconda parte si indicano i contenuti essenziali della riforma e si risponde alle principali obiezioni. Nella terza si indicano brevemente le ragioni storiche per le quali il sistema disegnato dalla Costituzione è improntato al principio di non decisione.
Luciano Violante, "L'Unità", 20 agosto 2016
L’intervista del governatore Ugo Rossi suscita reazioni diverse in casa Pd e in Progetto Trentino. Soddisfatto per il «sì» al referendum il segretario dem Italo Gilmozzi, che non mostra preclusioni all’allargamento del centrosinistra. Giudica il sì al referendum un «grosso errore» invece Marino Simoni.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 17 agosto 2016
«Le Regioni peseranno, eccome, nel nuovo Senato. E la riforma costituzionale è migliorativa per la nostra autonomia». Michele Nicoletti, deputato del Pd, spiega le ragioni del sì.
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 13 agosto 2016
Nella discussione sulla riforma costituzionale continua ad esserci troppo poca attenzione al quadro europeo. Quando si parla di equilibrio tra i poteri o di rapporto tra poteri centrali e poteri locali non si può ignorare che, dal 1948 a oggi, la geografia del potere legale – e non solo del potere di fatto – è profondamente cambiata.
Michele Nicoletti, www.michelenicoletti.eu, 1 agosto 2016
Davanti all’ipotesi di possibili futuri aumenti delle indennità dei Consiglieri regionali e per sgomberare il campo dall’affastellarsi di equivoci ed interpretazioni le più disparate, nel caso dell’entrata in vigore della riforma della Carta costituzionale semprechè il referendum confermativo abbia esito positivo, ho ritenuto opportuno dare mandato al Servizio legislativo del Consiglio di approfondire, sotto il profilo giuridico e quindi tecnico, tutti gli aspetti connessi ad una simile ipotesi.
Bruno Dorigatti, Ufficio Stampa Consiglio Provinciale, 28 luglio 2016
«La politica trentina smetta di fare polemica sulle cose piccine e inizi a pensare in grande. Iniziamo a guardare oltre il confine. Il nostro futuro è l’Euregio e poi la costruzione di una grande regione alpina che vada anche oltre». Giorgio Tonini, senatore e tra le menti del Pd anche a livello nazionale, si inserisce nel dibattito sul futuro dell’Autonomia ai tempi delle riforme e alza l’asticella.
"Trentino", 27 luglio 2016
«Premesso che ho parlato con il capogruppo in Provincia Alessio Manica, e mi ha detto che questa ipotesi non è stata discussa dai capigruppo, posso dire che il 100% degli elettori del Pd sarebbe schifato che la riforma costituzionale, per via di un’interpretazione interessata, si traducesse in un aumento delle indennità dei consiglieri regionali.
C. Bert, "Trentino", 25 luglio 2016