L’ordine del giorno approvato dalla Cgil nazionale in seguito all’assemblea generale dello scorso settembre lo sottolinea a poche righe dalla fine del documento: il sindacato invita a votare «no» in occasione del referendum, «ferma restando la libertà di posizioni individuali diverse di iscritti e dirigenti, trattandosi di questioni costituzionali».
E. Ferro,"Corriere del Trentino", 25 novembre 2016
Michele Nicoletti non ha mai mostrato di avere dubbi sulla bontà della riforma. Ordinario di Filosofia politica a Trento, il deputato pd evita l’approccio da pasdaran della rivoluzione renziana, ma l’unica critica che concede è l’avverbio «incautamente» a proposito della scelta del premier di legare i destini del governo al voto del 4 dicembre.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 24 novembre 2016
Non sono un fan di Renzi: a suo tempo ho preferito Bersani e ancora oggi credo che il PD abbia bisogno di una diversa guida, svincolata dal Governo che pur deve essere tra le funzioni prioritarie da esercitare da parte della comunità-partito da ricostruire. Ciò detto ritengo deleterio strumentalizzare il referendum costituzionale al fine di salvare o affossare il Governo Renzi.
Aldo Marzari ex cons. regionale ed ex sindaco, 24 novembre 2016
Senatore Cociancich, se il prossimo 4 dicembre dovesse prevalere il No alla riforma costituzionale, le Autonomie speciali, quindi anche quelle di Trentino e Alto Adige, saranno comunque garantite? «Penso proprio che il No non prevarrà. Comunque sia, se così fosse, ci troveremo, da questo punto di vista, esattamente nella situazione odierna. Quindi, non è uno scenario negativo. Però…»
P. Piffer, "Trentino", 14 novembre 2016
«Se al referendum vince il no, l’Italia sarà più debole in Europa». Parola di Gianni Kessler, direttore generale dell’ Olaf, il dipartimento anti frode della Commissione Europea. In questo colloquio da Bruxelles si è parlato, inevitabilmente, anche delle recenti elezioni Usa.
G. Tessari, "Trentino", 12 novembre 2016
«Non stiamo giocando a briscola. Nella riforma costituzionale c’è la clausola dell’intesa con le autonomie speciali per la riforma degli statuti, mentre nell’attuale Carta non è prevista. E la commissione Bressa, che definirà i contenuti dell’intesa dopo il referendum, sta facendo un lavoro serio. Mi sento di tranquillizzare su questi esiti, giocare con le paure non è corretto».
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino",8 novembre 2016
Al termine dell’incontro con i segretari provinciali dei partiti della coalizione a sostegno del Sì, il Partito Democratico nazionale conferma il suo sostegno alle Autonomie Speciali attraverso una riforma costituzionale che non solo permetterà loro di mantenere intatte le loro competenze, ma anche di acquisirne di nuove attraverso l’articolo 116.
7 novembre 2016
Martedì ho partecipato a Milano, all'Università San Raffaele, ad un interessante dibattito sulla riforma costituzionale, al quale hanno preso parte anche la Prof.ssa Marilisa D'Amico, la Prof.ssa Roberta De Monticelli e il Prof. Gustavo Zagrebelsky.
Michele Nicoletti, 28 ottobre 2016