N ell'era della post-verità si può dire e credere quello che si vuole. Per molti italiani, la vittoria del No è significata la sconfitta di un tentativo autoritario, la messa in sicurezza della Costituzione, la liberazione da Renzi «l'usurpatore». Purtroppo però, la post-verità non è ancora riuscita a proiettarci nella post-realtà.G. Echeverria, 14 dicembre 2016
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«Il voto al referendum ha dato un segnale chiaro non solo sulla riforma della Costituzione ma anche sul governo. Renzi ne ha tratto le conseguenze ed è giusto che dopo aver armonizzato la legge elettorale tra Camera e Senato si vada a elezioni». Michele Nicoletti, deputato Pd ed ex segretario dei Dem trentini, ha depositato in parlamento una proposta per tornare al Mattarellum, la legge elettorale che prevede un sistema maggioritario con le sfide dirette nei collegi uninominali e una parte di eletti con il proporzionale.C. Bert, "Trentino", 9 dicembre 2016
L'appuntamento del 4 dicembre, preparato e atteso per mesi, è ormai alle nostre spalle ma non ci ha lasciati indifferenti. Così come tutta una comunità si è mobilitata per capire, per approfondire, per confrontarsi, per discutere e così per prepararsi a ben decidere, ora è comprensibile che se non tutta la comunità, almeno quella sua parte che ha visto rifiutare la propria proposta si interroghi con serietà sulle ragioni di tale rifiuto, sulle conseguenze che ne potranno derivare e sul nuovo cammino da intraprendere per costruire un futuro buono.Donata Borgonovo Re, 9 dicembre 2016
«Non può esserci chi piange e chi festeggia», C. Bert, "Trentino", 6 dicembre 2016Gilmozzi: «Questo è stato un voto su Renzi, non su Rossi, Olivi e l’autonomia», mette le mani avanti il segretario del Pd trentino Italo Gilmozzi. «Si conferma che come Trentino subiamo forte l’effetto nazionale. Alle Europee il Pd ha preso oltre il 40% dei voti, oggi abbiamo subito l’effetto contrario. Evidentemente anche qui si è catalizzato un certo malessere dei trentini».
Bozzarelli: «Alcuni quartieri, come le Crispi e la collina est, si sono mostrati più propensi al cambiamento. In altri, vedi Gardolo e Meano, è prevalsa la paura e la sensazione di essere “periferia”. Le persone si sentono meno incluse. Pesano le dinamiche economiche e la mancanza di fiducia nel futuro. In primis dunque la politica e il Pd devono interagire con chi vive queste problematiche».S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 6 dicembre 2016
Gravi e pesanti atti vandalici post referendum alle sedi del Pd di Arco, in via Ferrera, e Riva, al Condominio Piemonte, che sono state prese di mira con l’apposizione di vari fogli, uno dei quali affisso sulla sede arcense con la stella di David, simbolo dello Stato di Israele, mentre sugli altri vi è riportata la storpiatura volgare del motto della campagna referendaria pro Sì.L. Omezzolli, "Trentino", 6 dicembre 2016
Votare «no», dopodomani, significa consegnare il paese a quelle forze che in Trentino «lisciano il pelo all’autonomia», salvo poi denigrarla nel resto d’Italia. Alessandro Olivi, da questo punto di vista, è preoccupato. E. Ferro, "Corriere del Trentino", 2 dicembre 2016
Sono tre i motivi principali per votare Sì e sostenere la riforma della Costituzione. Il primo è che si realizza quanto tutti per decenni hanno sostenuto, e cioè che deve essere cambiato l'assetto di un parlamento con due camere che svolgono le stesse identiche funzioni, perché è una anomalia che comporta macchinosità al sistema.Luca Zeni, 2 dicembre 2016
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