Mancano ormai poche ore al voto. È dunque il momento di andare al nocciolo della questione che come cittadini elettori dobbiamo dirimere con un Sì o un No. È certamente vero che lunedì mattina il sole tornerà a sorgere, qualunque sia il responso delle urne. Ma è altrettanto vero che non sarà la stessa Italia quella che i suoi raggi torneranno a illuminare e riscaldare.
Giorgio Tonini, 1 dicembre 2016
Siamo agli sgoccioli della campagna referendaria, e con l’avvicinarsi del “giorno del giudizio” si incrementano gli impegni per convincere gli ultimi indecisi (che non sembrano essere pochi).
G. Fusco, "Trentino", 1 dicembre 2016
Consigliera Borgonovo Re, perché lei voterà sì al referendum? Perché tra restare fermi e sognare un futuro migliore e fare un passo avanti, pur con molti limiti, nella direzione giusta, io scelgo la seconda. Ho la speranza che questa riforma consenta di fare un passo positivo verso un futuro migliore con istituzioni più responsabili.
C. Bert, "Trentino", 29 novembre 2016
Che brutto pasticcio. Permettiamoci il lusso, per una volta, di provare a mettere ordine. Abbassiamo un poco quel fastidioso ronzio di polemica che ha appiattito tutte le voci in questa campagna referendaria che è - pur se non la migliore - sicuramente un’espressione delle libertà di pensiero e parola garantite dalla stessa Costituzione a cui tutti si appigliano.
Giulia Merlo, "Trentino", 29 novembre 2016
In questi giorni mi sto domandando se tutto quello che ho sentito e letto, sulla necessità di riformare le nostre istituzioni, da almeno 35 anni a questa parte, è vero o me lo sono immaginato ? E' vero o no che da 35 anni chiediamo una burocrazia meno pesante e più veloce e cioè che le istituzioni possano intervenire e legiferare velocemente per risolvere i problemi degli italiani ?
Anna Pironi - Comitato per il Sì delle Giudicarie, Giudicarie.com, 29 novembre 2016
La riforma costituzionale rappresenta un passaggio di fondamentale importanza per il futuro della nostra autonomia. La riforma si inserisce in un contesto, quello dei rapporti tra lo Stato e le Regioni, sfibrato dalla grande conflittualità seguita alla riforma costituzionale del 2001, in cui il rapporto tra i livelli di governo è stato regolato più dalle sentenze della Corte costituzionale che non da una dialettica sussidiaria e collaborativa.
Lucia Maestri, 28 novembre 2106
Il testo della riforma costituzionale è una vittoria per l’autonomia trentina. Il giudizio tranchant del senatore Vittorio Fravezzi (Upt) deriva dalle aspettative che il centrosinistra autonomista nutre verso la «clausola di salvaguardia», che prevede un meccanismo di intesa fra Stato e province di Trento e Bolzano per la revisione dei poteri e delle competenze concesse agli enti locali.
F. Parola, "Corriere del Trentino", 27 novembre 2016
Per Giorgio Tonini, gli italiani il 4 dicembre hanno due possibilità: «Scegliere un modello istituzionale che permetta al loro voto di decidere chi governa, o tornare al vecchio sistema proporzionale, ma senza i partiti di una volta».
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 27 novembre 2016