Il Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, confidenzialmente "Recovery", è per il nostro paese un'occasione straordinaria, forse irripetibile, per dare gambe più solide e meno squilibrate al suo modello di sviluppo. Ma ha un tallone d'Achille, o per meglio dire un fianco esposto: è politicamente orfano.
Giorgio Tonini, 6 maggio 2021
Il consigliere del Partito Democratico Alessio Manica ha depositato una proposta di mozione sul Nagorno Karabakh, per chiedere alla Regione di mettere a disposizione delle Autorità territoriali e internazionali la propria esperienza d’autonomia nel processo di pace che interessa quella regione.
Trento, 6 novembre 2020
La vicenda, a settembre dello scorso anno, non era passata inosservata. Anzi, aveva provocato un vero e proprio polverone: la decisione della Provincia — sancita in una nota del Dipartimento salute e politiche sociali guidato da Giancarlo Ruscitti — di rinunciare a un finanziamento di poco superiore al milione di euro concesso dal Fondo asilo, migrazione e integrazione per la realizzazione di due progetti di avviamento alla lingua e cultura italiana per le persone straniere aveva sollevato reazioni indignate.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 17 giugno 2020
«Non so se siamo in un momento Hamilton, certamente però il Recovery Fund può essere l’atto fondativo di un’Europa che non è più solo unione monetaria, ma anche istituzione con una politica di bilancio comune». Paolo Gentiloni, in collegamento da Bruxelles, nell’inedita cornice streaming del Festival dell’Economia di Trento che si è aperto ieri, raccoglie solo in parte la (bella) provocazione di Tito Boeri.
F. Barana, "Corriere del Trentino", 30 maggio 2020
Ci vorrebbe un nuovo Concilio. Un Concilio di Trento per l'Europa, nel nome di Alcide Degasperi. Sarebbe bello se lo promuovessero, insieme, la Provincia autonoma e la Città, coinvolgendo anche Rovereto, Bolzano e Innsbruck.
Giorgio Tonini, 23 aprile 2020
I ministri dell'Economia della zona Euro (l'Eurogruppo) giovedì hanno trovato un accordo sui nuovi finanziamenti agli Stati per far fronte alla crisi del coronavirus. Un esito largamente prevedibile. Buono, sì, ma non è tutto quello che si può fare. La decisione più rilevante è stata quella di consentire l'utilizzo del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità, il fondo Salva-Stati europeo) per far fronte alla crisi causata dal Covid 19.
Giovanni Kessler, "Trentino", 14 aprile 2020
1. 1110 miliardi di liquidità dalla BCE
Nelle ultime settimane la BCE ha deciso un nuovo programma da 750 miliardi che si aggiunge al Quantitative Easing già in corso di 240 miliardi e a quello deciso il 12 marzo di 120 miliardi aggiuntivi.
Trento, 8 aprile 2020
Nel corso del pomeriggio il Presidente Fugatti ha condiviso sul proprio profilo facebook il video di una persona che toglie dal pennone e annoda la bandiera europea, all’urlo di “l’Europa è finita”. Vista la data abbiamo pensato ad un pesce d’aprile, ma purtroppo non è così.
Trento, 1 aprile 2020