Nel corso del pomeriggio il Presidente Fugatti ha condiviso sul proprio profilo facebook il video di una persona che toglie dal pennone e annoda la bandiera europea, all’urlo di “l’Europa è finita”. Vista la data abbiamo pensato ad un pesce d’aprile, ma purtroppo non è così.Trento, 1 aprile 2020
Ancora una volta Fugatti dimostra di dimenticarsi troppo spesso di non essere un normale seguace di Salvini, bensì il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, cioè un rappresentante delle Istituzioni della Repubblica Italiana. E in tale veste, per prima cosa, non può invitare e nemmeno assecondare o tanto meno promuovere il vilipendio della bandiera, che oggi è quella europea come ieri è toccato al tricolore. Le bandiere sono sacre e si rispettano sempre, tanto più se si ricoprono incarichi istituzionali.In secondo luogo, è sbagliato e falso sostenere che l’Europa sia contro l’Italia. L’Europa è divisa tra posizioni nazionali diverse, e sono proprio gli amici di Salvini (e quindi anche di Fugatti) quelli più contrari ad una solidarietà europea. Per fortuna, a differenza dell’approccio divisivo del Presidente trentino, il Governo è impegnato nella costruzione di una larga alleanza di Paesi a sostegno della posizione italiana. Perchè la politica funziona così, con il dialogo e con la spesso faticosa costruzione di consenso e di posizioni comuni. Il vilipendio delle bandiere non ha mai portato lontano, e questo sarebbe bene non dimenticarlo proprio ora che l’Italia e il Trentino hanno bisogno di aiuto. O pensa forse Fugatti di poter uscire da solo da questa spaventosa emergenza? Non ci pare di essere nelle condizioni per poterlo nemmeno pensare.Questo è il tempo in cui si deve trovare un compromesso che consenta di fare a tutti un passo in avanti, e sarebbe opportuno che Presidenti di Regioni o Sindaci non inficiassero il lavoro del Governo per un pugno di like o per una pacca sulla spalla del proprio capitano.Infine, non cerchi Fugatti di sfuggire alle proprie responsabilità, o di cercare ogni giorno una sparata diversa per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei trentini. Sarebbe bene che il confronto in Trentino si concentrasse su cosa dobbiamo fare Noi: per affrontare l’emergenza sanitaria e con sempre maggiore urgenza anche quella economica e sociale. Perché questo è il tempo di pensare all’oggi ma anche e ormai soprattutto al domani, e non ci pare che in questo la Giunta stia eccellendo.Per cui invitiamo Fugatti a non sprecare ulteriore tempo e a concentrarsi su ciò che è davvero importante per il Trentino e per i trentini. Cercare un capro espiatorio esterno è solo un espediente non degno della tradizione di autonomia e autogoverno che hanno fatto grande la nostra comunità.
Lucia Maestri– Segretaria del Partito Democratico del TrentinoGiorgio Tonini – Capogruppo provinciale del Partito Democratico del Trentino
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