Agosto, il Pd e il futuro di Dellai

Mattia Civico, 14 agosto 2010
Trovo imbarazzante questo darsi da fare anche di membri del mio partito per rassicurare il presidente della giunta provinciale circa il suo futuro politico. Ci sono altri e più efficaci modi per segnalare la stima e la fiducia che abbiamo in Dellai.

Personalmente non credo che i cittadini e gli elettori si aspettino dai loro rappresentanti questo tipo di prestazioni. Non è delle nostre poltrone che dobbiamo preoccuparci, ma della responsabilita che ci è affidata. E’ pertanto fastidioso questo prodursi in scomposti equilibrismi che poco hanno a che fare con la realta’. In questo senso credo che il monito di Famiglia Cristiana andrebbe ascoltato anche in Trentino. Non possiamo credo permetterci distrazioni rispetto al nostro compito, in una stagione segnata da sfiducia nelle istituzioni e nella politica. Ridare dignita’ alla politica significa anche occuparsi con fedelta’ ed esclusivita’ del bene comune. Il destino personale dei singoli rappresentanti politici è unicamente nelle mani degli elettori.
Quindi: Dellai ha un partito che lui stesso ha creato, ha in progetto di farne un altro, è impegnato nel rafforzare l’area politica dell’API che ha contribuito a fondare. Di tutto si è appassionato tranne che del PD. Non penso quindi abbia bisogno del PD per appoggiarsi nel suo percorso personale.
E comunque vorrei ricordare che in occasione delle europee fu proprio il non appoggio del presidente, dell’UPT e del PATT a negare al PD e soprattutto al Trentino un rappresentante al parlamento europeo. Che ora il PD debba farsi carico del suo futuro mi pare piuttosto bizzarro. Nessun veto ovviamente ma neppure questo imbarazzante spettacolo di "gara al più fedele". Senza che peraltro Dellai abbia mai chiesto nulla. Il chiacchiericcio estivo, il gossip politico ha imposto la domanda sul futuro di Dellai quando è del tutto evidente che la scelta più ovvia, sensata e rispettosa è che ognuno porti a termine il compito affidato. Il resto rischia di alimentare il sentimento anti-politico. Il contrario di cio’ di cui il nostro Paese ha bisogno.
A Rossi, che chiede un chiarimento politico sulla affidabilita’ del Pd nei confronti della coalizione vorrei ricordare che il PD, che ha la presidenza della quarta commissione, ha gia dato ampiamente prova di lealta’ e trovo ingeneroso da parte dell’assesore questo attacco nei confronti del partito che ha garantito con passione ed impegno il positivo esito dell’iter di riforma della legge sanitaria. E neppure abbiamo mai polemizzato quando il Patt si è posto al di fuori della coalizione nelle recenti elezioni comunali. Quindi il richiamo di Rossi è totalmente fuori luogo. La coalizione c’è, sta lavorando bene, ha molta strada davanti a se, molte sfide. Ha sottoscritto recentemente l’impegno a presentarsi unita alle prossime elezioni per le Comunita’. Non è il momento di sfibrarsi in inutili beghe di basso profilo. Anche se è agosto.