La nuova coalizione del presidente Lorenzo Dellai si è incontrata ieri per la prima volta al completo per iniziare a discutere di programma e soprattutto cominciare a prendersi le misure, visto che alcuni protagonisti sono cambiati rispetto al 2003 - è entrato l'Udc e sono usciti i Comunisti italiani - mentre altri, come il Patt, hanno modificato il rapporto con l'alleanza. Erano presenti, alla riunione convocata all'osteria Piedicastello, oltre al presidente Lorenzo Dellai, i rappresentanti dei partiti della coalizione: Alberto Pacher (Pd); Marco Tanas (Unione per il Trentino), Marco Boato (Verdi); Beppe Detomas (Ual), Ugo Rossi (Patt), Severino Bombardelli (Leali) e Cristian Sala (Sdi) e il segretario regionale dell'Udc, Giorgio Cattani, in sostituzione del segretario provinciale Paolo Dal Rì, che in questi giorni è in ferie all'estero.
L. Patruno, "L'Adige", 7 settembre 2008
Da subito il Patt ha precisato la sua adesione solo programmatica e non politica alla coalizione di Dellai, mentre i Leali e il Pd hanno chiesto viceversa che si inizi a parlare come alleanza e non solo di un candidato presidente con alcuni partiti intorno che lo sostengono. «Ho riscontrato da parte di tutte le forze politiche - ha dichiarato al termine Alberto Pacher - la volontà di ragionare all'interno della coalizione tra noi in un rapporto orizzontale, non solo verticale, ovvero di rapporto bilaterale tra ciascun partito e il presidente. Per quanto riguarda invece le tracce programmatiche su cui ci siamo confrontati, devo dire che è stato facile, non vedo difficoltà neppure con l'Udc, che è il nuovo entrato nella coalizione e la cui presenza riteniamo molto importante perché qui in Trentino potremo sperimentare una collaborazione che, sono sicuro, potrà fare da rompighiaccio anche a livello rss». Ugo Rossi, segretario del Patt, ha però puntualizzato: «Io ho detto che il Patt ha fatto un accordo con il presidente e che ci aspettiamo che questa coalizione dia un segnale di discontinuità e cambiamento rispetto alla precedente. Poi è naturale che visto che siamo parte di una coalizione con più partiti il programma non potrà essere la fotocopia del nostro accordo, ma servirà un confronto tra segreterie di partito, pur mantenendo fermi quelli che per noi sono capisaldi irrinunciabili». Sereno si mostra anche Giorgio Cattani (Udc) che a fine riunione ha dichiarato: «Io ho messo in evidenza come la nuova coalizione abbia spostato decisamente l'asse al centro rispetto al passato. Pacher si può definire un "modernista", i Verdi di Boato sono tutt'altro che radicali, ma guardano alla realtà dei fatti, come ha dimostrato con la sua storia a livello rss, e le altre cinque forze politiche della coalizione sono tutte di centro. Noi comunque, d'intesa con l'Upt, presenteremo una nostra proposta di programma al presidente». Il presidente Lorenzo Dellai ha presentato una bozza di dieci punti programmatici. L'idea è quella di non fare il solito programma di decine di pagine, ma indicare dieci aree tematiche e all'interno di queste dieci progetti concreti con tanto di obiettivi e copertura finanziaria per dare subito la percezione della concretezza dell'azione politica proposta. Il presidente dei Verdi del Trentino, Marco Boato, ha raccomandato al presidente Dellai, questa volta, se la coalizione vincerà le elezioni, di «non fare forzature per la costituzione della giunta». «Non chiediamo che si usi il manuale Cencelli - ha detto Boato - ma che il presidente consulti tutti prima di decidere perché non si ripeta l'errore del 2003 che è stato devastante per i Ds». È stato deciso di fare una festa popolare della coalizione per il 27 settembre, prima ce ne sarà un'altra limitata a Udc e Unione. Non si è ancora affrontata la questione del nome della coalizione. L'altra volta era Intesa democratica e autonomista, ma fu usato molto poco.