Trento, 9 luglio 2010 Cari Democratici e Care Democratiche, la mozione è il frutto della discussione avviata all’interno di alcuni circoli del PD di Trento e sintetizzata in documento elaborato dalla commissione provinciale ambiente PD a seguito di un incontro approfondito e partecipato.
L’obiettivo della mozione è quello di impegnare in PD cittadino nella battaglia referendaria per l’acqua bene comune, sottraendola alla logica del mercato. Il milione di firme raccolte in poco meno di due mesi intorno ai 3 quesiti referendari è evento di eccezionale partecipazione popolare che dimostra che il tema dell’acqua e dei bei comuni in generale suscita e appassiona la discussione pubblica e sul quale è possibile mobilitare le persone. Questa grande partecipazione popolare ha visto attivi anche iscritti e sostenitori del PD (informo, con ammirazione, che il circolo del PD di Sardagna domenica 27 giugno ha raccolto cento firme in un’ora e mezza) ed ha aumentato la convinzione che le istanze referendarie sono ben presenti e sono colte dalla maggior parte dei nostri iscritti in tutta la loro portata politica e culturale. È per questo che è nata la convinzione che il PD cittadino debba porre alla base della sua piattaforma politica tali rivendicazioni a favore dei beni comuni non passibili di commercializzazione. Questo non vuol dire né criticare la gestione dell’acqua a Trento, che ha dato comunque prova di efficienza e di buona amministrazione, né prendere una posizione in opposizione a quella della segreteria del PD nazionale, che, con sfumature non irrilevanti, cerca attraverso vie diverse, di difendere la funzione essenziale del servizio idrico. Porre la questione della ripubblicizzazione dell’acqua al centro della politica del PD significa ripensare schemi di gestione del bene comune che non abbraccino quella retorica mitizzante le virtù salvifiche del mercato e la denigrazione del pubblico, di cui il decreto Ronchi costituisce l’indegna espressione conclusiva. Significa mettere temi riformisti veri al centro dell’agenda politica capaci di far nascere idee nuove e che consentano di elaborare nuovi modelli di gestione del bene comune per un vero governo veramente democratico e sostenibile dell’ economia.
Andrea Pradi
Mozione acqua Coordinamento PD Trento
Premessa: il Coordinamento del Partito Democratico di Trento, date le sollecitazioni pervenute da alcuni circoli, da molti iscritti e da un elevato numero di simpatizzanti e pur conscio del fatto che nel nostro territorio la gestione del servizio idrico costituisce un esempio di efficienza e di buona amministrazione dichiara:
1. di voler sostenere tutte quelle iniziative culturali e politiche volte a difendere il carattere collettivo dell’acqua.
2. di appoggiare dunque con convinzione la proposta referendaria nazionale volta ad abrogare quelle parti del Decreto Ronchi che considerano invece la risorsa idrica un bene di fatto privatizzabile.
3. di sostenere tutti i rappresentanti del PD nelle istituzioni che si stanno impegnando, e si impegneranno, per fare in modo che le specificità dell’autonomia trentina siano salvaguardate per impedire, nella nostra Provincia, il processo di privatizzazione.
4. Auspica che in tutte le sedi del Partito esistenti sul territorio il tema dell’acqua, e più in generale dei beni comuni, sia fatto oggetto di riflessioni e di approfondimento.
5. Invita le amministrazioni pubbliche, le associazioni, i soggetti economici e tutti i cittadini a fare uso sobrio e responsabile di tale risorsa, cogliendo tutte le occasioni per gestirla in modo più razionale, evitando sprechi e dissipazioni.
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