Il Pd contro Fugatti: politica sbagliata sull’accoglienza

Va subito al punto Alessandro Dal Ri, segretario provinciale del Pd: «Le politiche di questa destra sulla gestione dei flussi migratori sono fallimentari». Un affondo per ribadire la contrarietà dei dem riguardo alle scelte della giunta Fugatti in termini di accoglienza e, più recentemente, di Cpr. «Su questo, il Pd è da sempre accusato di avere un approccio ideologico, ma la verità è un’altra — prosegue Dal Ri —. È la destra provinciale ad ignorare la realtà, puntando sulla propaganda e cercando in tutte le occasioni di criminalizzare gli stranieri».
"Corriere del Trentino", 23 novembre 2025

Il Pd rilancia, ancora una volta, il ritorno ad un sistema di accoglienza diffusa sul territorio. «Sistema smantellato dalla giunta Fugatti nel 2018», ricorda ancora il segretario: «Un sistema che per noi rappresentava un modello da esportare, non da chiudere definitivamente». Poi, una seconda questione: «Le risorse destinate alla costruzione del Cpr — rimarca Dal Ri — dovrebbero essere utilizzate per creare dei percorsi con le categorie economiche, i sindacati, con chi si occupa di turismo e cooperazione. Così da affrontare tutte queste dinamiche e mettere un tetto sopra la testa di queste persone». In questo senso, il richiamo della Cooperazione, avvenuto negli scorsi giorni, è pienamente condiviso anche dal consigliere Paolo Zanella: «Sono assolutamente apprezzabili i progetti messi in campo dalle realtà cooperative, come l’insegnamento dell’italiano e l’inserimento nel mondo del lavoro dei richiedenti protezione internazionale — premette Zanella —. Tuttavia, è inammissibile che queste persone vadano a lavorare senza avere poi un letto dove dormire la notte». Zanella torna poi sulla questione Cpr: «È inutile creare disagio all’interno della comunità e poi dare una risposta costruendo un centro per i rimpatri: un dispendio di soldi inutile e un luogo di detenzione amministrativa in cui si violano i diritti umani e i diritti alla salute». Quindi, la richiesta del Pd trentino è quella di aumentare il numero di posti nei centri di accoglienza, distribuendoli sul territorio. «Se non vogliamo parlare di accoglienza diffusa — conclude Zanella — allora parliamo di accoglienza comunitaria, ma credo che si debba interloquire con il Cal, non con i singoli comuni, per tornare a fare questa distribuzione».

Sulla questione Cpr, parole dure anche da parte del Cnca regionale (Coordinamento nazionale comunità accoglienti): «Una soluzione disumana. Propagandistica. Che non rallenta i flussi migratori e non serve nemmeno a garantire la sicurezza».