
Continua a far discutere la recente richiesta del Comune di Mori di uscire dall’Apt della Vallagarina per entrare in quella del Garda Dolomiti. La consigliera provinciale del PD del Trentino Francesca Parolari ha depositato, ieri, sulla questione una interrogazione a risposta immediata che verrà discussa martedì prossimo nella seduta del Consiglio provinciale.
Francesca Parolari, 30 ottobre 2025
“Con il continuo allargamento dell’ambito c’è il rischio di compromettere la gestione del progetto turistico e le strategie di sviluppo di quel territorio, indebolendo la storica identità turistica gardesana” – afferma la consigliera.
Va ricordato, infatti, che a gennaio 2024 c’è già stata l’inclusione di Ronzo Chienis che, sommata all’eventuale annessione di Mori e quella possibile di Brentonico porterebbe a dover gestire un territorio di oltre 15.000 abitanti con peculiarità differenti.
La continua frammentazione e ridefinizione dei confini degli ambiti potrebbe inoltre snaturare anche il “prodotto turistico unitario” sul quale sono state istituite le Agenzie Territoriali d’Area nella recente riforma sulla promozione turistica (L.P. n. 8/2020).
La consigliera chiede quindi qual è l’orientamento della Giunta provinciale rispetto a queste vicende e se non si ritenga necessario e urgente modificare la legge sulla promozione turistica includendo, in caso di richieste di modifica d’ambito, anche il parere vincolante dell’Apt che accoglie.
La consigliera non può con l’occasione non rilevare la curiosa posizione del nuovo sindaco di Mori Nicola Mazzucchi, che siede nel Consiglio delle autonomie locali della Provincia di Trento in rappresentanza della Vallagarina e che, come prima azione significativa del suo mandato, ha chiesto l’ingresso di Mori nell’Apt Garda Dolomiti abbandonando l’Apt della Vallagarina, proprio il territorio che dovrebbe rappresentare.