Manica: «Valdastico, opera costosa e senza vantaggi per il Trentino»

«L'annuncio di Fugatti all'assemblea di Confindustria dimostra intanto che la variante con il collegamento con Rovereto sud non può andare avanti. Prendiamo atto che la compattezza delle minoranze ha portato a un successo». Il capogruppo del Pd Alessio Manica canta vittoria per la retromarcia della giunta provinciale pronta a cambiare progetto pur di portare a casa il completamento della Valdastico. Manica è comunque consapevole che si tratta solo dell'inizio di un'altra battaglia che si preannuncia lunga e aspra, dal momento che Fugatti ormai ha indicato il collegamento tra Piovene Rocchette e l'A22 come un obiettivo importante per la maggioranza.
U. Cordellini "Il T Quotidiano", 24 ottobre 2025

Manica, adesso però si tratta di vedere quale soluzione sceglierà la giunta. Secondo i bene informati l'ipotesi preferita, anche perché presenterebbe meno difficoltà, è quella dell'innesto sull'A22 a Besenello. Lei che ne dice?

«Il tema del dove realizzare l'innesto molto importante perché da questo dipende anche tutto il percorso. Premesso che la Valdastico è inutile dal punto di vista viabilistico, osserviamo che per il Trentino non ci sarebbe nessun beneficio, ovunque si dovesse fare l'innesto. L'unica conseguenza certa sarebbe un maggior carico di traffico sull'A22. Un aumento anche dell'8% per un'autostrada che in certe giornate si blocca già adesso, figuriamoci dopo. Per quanto riguarda il luogo, poi, non sappiamo ancora se sarà a Besenello oppure in Valsugana, come ipotizzato dalla giunta Rossi. Secondo il progetto pensato all'ora, nel 2018, ci sarebbe dovuto essere un lungo tunnel proveniente dal confine con il Veneto che doveva sbucare di fronte a Centa San Nicolò e poi ci sarebbe stato un'altra galleria sotto Vattaro e fino a Mattarello. Per l'innesto vero e proprio c'erano tre ipotesi tra Acquaviva, San Vincenzo e il Marinaio, ma era il 2018 e poi quando cambiò maggioranza venne abbandonato».

E l'ipotesi Besenello la convince?

«Era il progetto del 2011 che venne sconfitto al Consiglio di Stato per questioni procedurali, anche quello prevede un lungo tunnel da Lastebasse e la distruzione di vigneti pregiati, con l'uscita della galleria poco sopra al paese di Besenello, verso nord per non danneggiare il panorama del Castello. sarebbe uno scempio».

Ma gli imprenditori salutano con favore l'opera.

«I numeri stessi della società proponente, l'autostrada A4 Serenissima, dicono che la Valdastico non sposterebbe traffico dalla Valsugana. Quindi non si capisce proprio a chi gioverebbe questa nuova autostrada. Non ci sarebbe alcuna sostenibilità economica».

Voi cosa farete?

«Intanto va verificato se ci sia la necessità di un voto da parte del Consiglio provinciale. È vero che il collegamento con Besenello è già inserito nel Pup, ma si tratta di un segno sulla mappa che passa sopra alla Valsugana. Poi il tragitto va ulteriormente specificato e penso che sia necessario un voto del Consiglio per inserire nel Pup il percorso preciso».

C'è chi dice che ne vale la pena.

«Il rischio concreto è che si faccia un'opera molto costosa, secondo le ultime stime di anni fa si parlava di almeno 3 miliardo di euro. Quindi il pedaggio sarà molto caro. Il pericolo è di trovarci davanti a una nuova Brebemi o un'altra Pedemontana. Autostrade costosissime che hanno il pedaggio alto e che sono sempre deserte. Qui il pericolo sarà anche maggiore perché ci sono lunghissime gallerie che costano molto. Così i camion per non pagare il pedaggio continueranno ad andare sulla Valsugana e noi avremo devastato l'ambiente per nulla».