Didacta Trentino 2025: chi trae vantaggio?

In Trentino dal 22 al 24 ottobre 2025 di terrà l’Edizione Trentino 2025 di 'Didacta Italia' presso l’area espositiva di Riva Fiere Spa.
Si tratta di un evento promosso dalla Provincia di Trento che ha provveduto a incaricare Firenze Fiera Spa del servizio di organizzazione e realizzazione dell’Edizione Trentino 2025 di “DIDACTA Italia”, evento di cui Firenze Fiera detiene l’esclusiva per l’Italia.
Fancesca Parolari, 22 settembre 2025


Non è in discussione la qualità intrinseca dell’iniziativa, né l’ammontare delle spese per organizzare la stessa ma la procedura adottata dalla Provincia per portare questa iniziativa sul territorio provinciale attraendo, come vedremo di seguito, il fornitore mediante l’azzeramento del rischio di impresa, raggiunto assumendo a proprio carico tutte le spese. Ricordiamo che, parallelamente all’avvio di questa iniziativa, è stata abbandonata l’organizzazione di Educa, il festival dell’educazione di Rovereto, sostituito da una versione ridotta dedicata ai media. L’impegno finanziario della Provincia per la versione integrale di Educa corrispondeva, negli ultimi anni, a nemmeno un decimo di quello, ora, dedicato a Didacta.


Alcuni numeri di comparazione fra le diverse edizioni (quella trentina è la quarta dopo le due in Sicilia nel 2022 e 2023 e quella in Puglia nel 2024):
2025 edizione trentina: costo a carico della Provincia euro 910.826,33 (previsti 6 mila visitatori, 100 aziende espositrici, oltre 200 eventi formativi)
2024 edizione pugliese: costo a carico della Regione euro 609.292,40 (11 mila visitatori, 150 aziende, oltre 1000 eventi formativi)
2023 e 2022 edizioni siciliane: costo a carico della Regione euro 289.140,00 nel 2023 (9mila visitatori, 175 aziende espositrici e 535 eventi formativi), euro 169.580,00 nel 2022 (7mila visitatori, 75 aziende, 176 eventi formativi)

Relativamente all’edizione nazionale di Didacta Italia che si tiene da dieci anni in Toscana, la spesa a carico della Regione è stata di euro 48.773,77 nel 2025, euro 48.678,00 nel 2024.


Rispetto alle altre edizioni regionali, laddove era prevista la messa a disposizione della regione di stand o lo svolgimento di attività ulteriori rispetto all’attività principale fieristica, nell’edizione trentina la PAT paga la società esclusivamente per esercitare il suo core-business, cioè per organizzare la fiera!


COSA PAGA LA PROVINCIA :
Voci di spesa
TOTALE iva inclusa
1. Promozione e Comunicazione 70.000,00 €
2. Materiali grafici fiera 6.100,00 €
3. Accoglienza Personalità 6.100,00 €
4. Locazione padiglioni compresi 551.076,03 €
utenze, pulizie, rifiuti, allestimenti vari, parcheggi
6. Servizi tecnici - personale 102.710,32 €
7. Consulenze 83.643,20 €
8. Ospitalità relatori 52.990,00 €
9. Staff Firenze fiera 38.206,78 €
TOTALE GENERALE
910.826,33 €


Il preventivo è stato sottoposto a parere di congruità di Trentino Marketing, il quale pur - alla fine - esprimendo parere di congruità economica di massima, ha sottolineato che il giudizio è formulato a titolo indicativo in quanto l'offerta non riporta per alcune voci il dettaglio dei costi unitari e condizioni logistiche e operative.


LA GESTIONE DELLE ENTRATE:
Nel capitolato allegato alla determina di affido non si dice nulla di biglietti di ingresso, né di canoni di affitto degli spazi espositivi, né di eventuali introiti per sponsorizzazioni, mentre sul sito di Firenze Fiera spa, nello spazio dedicato all’edizione trentina, si dà conto del costo del biglietto di ingresso (16 euro per un giorno, 25 euro per due giorni, 30 euro per 3 giorni) e si può scaricare la brochure dedicata agli espositori con la declinazione puntuale delle tariffe.


Con comunicato stampa della PAT del 4 settembre scorso è stato annunciato che il personale delle scuole trentine, provinciali e paritarie, potrà accedere gratuitamente alla Fiera tramite ticket dedicati scaricabili dal sito.
Sulla gestione degli spazi la brochure dedicata alle proposte espositive è estremamente
dettagliata e offre un ampio ventaglio di possibilità in termini di metrature, servizi offerti e conseguenti costi. Solo per fare un esempio, per la versione minimal dello stand (senza arredi e senza fascione) con superficie minima di 12 mq si arriva ad un importo complessivo di circa 3mila euro, di cui 80 euro per consumi elettrici (ma non erano a carico della PAT?) e 120 euro per le pulizie. Per gli sponsor si parte da 6mila euro iva inclusa per arrivare a oltre 36mila euro iva inclusa.


Ipotizzando un centinaio di espositori (come lo stesso proponente quantifica nell’offerta) e una superficie media degli stand di 25 mq l’incasso da affitto degli spazi espositivi può essere calcolato fra i 500 e i 600 mila euro.
Tutte le entrate, peraltro, non rientrano nel contratto, non sono oggetto di rendicontazione ma soprattutto non vengono portate in detrazione alle spese! I proventi rappresentano per il gestore dell’evento guadagno netto, visto che praticamente tutte le spese sono integralmente coperte dalla PAT!


Si replica quanto avvenuto durante il famoso concerto di Vasco Rossi alla Music Arena, dove a pagare è stata la Provincia e l’organizzazione del tour si è tenuta tutti gli incassi!


Nel provvedimento di affido incarico si registra al riguardo una incongruenza eclatante: nelle premesse si dichiara che gli spazi concessi per la parte espositiva non sono oggetto di finanziamento, mentre nell'allegato al provvedimento questi costi sono chiaramente esposti in relazione ai 25 mila mq di superficie messi a disposizione!


Una riflessione merita la decisione di attingere, per realizzare questa iniziativa, ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. I fondi del FSE+ finanziano, tra l’altro, il servizio di accostamento alla lingua tedesca e inglese nei nidi e scuole d'infanzia del territorio provinciale, i voucher per la frequenza di percorsi scolastici all'estero in Europa, i programmi di mobilità all’estero rivolti a studenti per la frequenza di percorsi full immersion estivi in lingua inglese e tedesca in Europa. Se dal punto di vista giuridico e amministrativo l’utilizzo dei fondi FSE+ pare essere legittimo, è in discussione l’opportunità politica di distogliere fondi dagli ambiti di intervento propri per finanziare l’allestimento di una fiera realizzata da un privato con diritto di esclusiva, seppur tale fiera abbia - a latere - anche finalità formative!


Un ultimo aspetto riguarda la partecipazione dei docenti trentini all’evento, caldeggiata dall’Assessora con l’auspicio che tale partecipazione non vada ad incidere sul regolare svolgimento del servizio scolastico. Conseguenza assai difficile da impedire, visto che la fiera apre mercoledì 22 e chiude venerdì 24 ottobre quando le scuole funzionano a pieno regime. Per chi è impegnato in classe risulta assai difficile poter visitare la fiera ed accedere alle attività formative, specie se la scuola è dislocata in qualche valle lontana. Non resta, quindi, al docente che chiedere uno o più giorni di permesso retribuito costringendo il Dirigente a fare i salti mortali per assicurare il regolare svolgimento delle lezioni e ad attingere alle ore di sostituzione che ogni docente è tenuto a restituire alla scuola. Ma queste ore non sono infinite, servono per garantire il servizio quando qualche collega è assente. Sorge allora spontaneo il quesito: la promozione della partecipazione ad un evento di questo genere giustifica l’impatto sull’organizzazione scolastica e l’erosione di questo monte ore?


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