Sostanzialmente disatteso l’ordine del giorno n. 84 del dicembre scorso approvato dal Consiglio Provinciale con cui si impegnava la Giunta a valutare l’aggiornamento del contributo provinciale per il servizio di nido familiare – tagesmutter!
Francesca Parolari, 2 luglio 2025
Oggi l’Assessora Zanotelli, in risposta ad una interrogazione a risposta orale della Consigliera Francesca Parolari, ha dichiarato che tale aggiornamento sarà eventualmente valutato con il bilancio 2026-2028, compatibilmente con le risorse disponibili.
Si ricorda che il contributo ammonta ad 4,60 euro/ora a fronte di un costo orario del servizio che si aggira fra gli 8 e i 9 euro. Il contributo è erogato attraverso i Comuni che possono, eventualmente, integrarlo. Attualmente il contributo medio assegnato alle famiglie ammonta a 4,89 euro. Ciò significa che una famiglia trentina, per usufruire di 6 ore al giorno di servizio tagesmutter, sborsa mediamente oltre 500 euro al mese!!
Ricordiamo, peraltro, che il servizio nido familiare tagesmutter è un servizio educativo al pari dei nidi pubblici, disciplinato dentro la legge 4/2002! Ciò nonostante, il finanziamento pubblico è di molto inferiore rispetto a quello riconosciuto per i servizi conciliativi privati cui si accede con i buoni di servizio del FSE (che, generando confusione, vengono chiamati anch’essi nidi familiari) che ammonta a ben 7,84 euro/ora! Una differenza inaccettabile che genera discriminazioni fra gli utenti finali e fra i lavoratori e lavoratrici di questi servizi, che non può essere giustificata dal fatto che per i buoni di servizio ci sono ingenti finanziamenti della UE, mentre per le tagesmutter il contributo pubblico è sostanzialmente a carico della PAT!!
In sostanza abbiamo, sul territorio provinciale, oltre 75 servizi di nido familiare – Tagesmutter che accolgono oltre 600 bambini che sono penalizzati pesantemente nell’accesso ad un servizio educativo parificato al pubblico!! E non si intende procedere nonostante un ordine del giorno presentato e approvato dalla stessa maggioranza oltre 6 mesi fa!
Altro che interesse per la qualità e la quantità dei servizi educativi del sistema pubblico!! Anche qui, come nella sanità e nei servizi socio-assistenziali, assistiamo a preoccupanti segnali della progressiva dismissione della titolarità pubblica dei servizi a favore della “voucherizzazione”, con buona pace dell’equità di accesso, dell’universalità e della qualità dei servizi medesimi!