"Cinque parcheggi esterni alla città, potenziare il trasporto pubblico, 55 "zona 30" in più, più piste ciclabili e servizi connessi". L'intervista al neo assessore Brugnara

TRENTO.  "La priorità assoluta è la realizzazione dei cinque parcheggi d'interscambio esterni alla città, all'ex Italcementi, alla Bermax, a Canova, al Pioppeto e a Mesiano, con contemporaneo potenziamento del trasporto pubblico su gomma. Poi più "zone 30" nell'ambito del progetto "strade da vivere", saranno 55 quelle nuove che vogliamo introdurre, per garantire maggior sicurezza a pedoni e ciclisti nei luoghi sensibili, più piste ciclabili, soprattutto nei sobborghi in direzione della città, maggiore manutenzione di quelle esistenti con il potenziamento della segnaletica orizzontale e di tutte le strutture riguardanti la mobilità ciclopedonale".

Da qualche giorno Michele Brugnara è il nuovo assessore alla mobilità sostenibile e ambiente, con delega anche ai trasporti, alla gestione dei rifiuti urbani e alla promozione dei sani stili di vita.

Terzo più votato tra le fila del Partito Democratico con 582 preferenze, è entrato nella Giunta di Franco Ianeselli dalla "porta principale", con il sindaco che gli ha affidato la responsabilità su temi a lui molto "cari" e che conosce bene.

Assessore, partiamo dalla carenza parcheggi in città. Residenti, pendolari, turisti e i titolari di attività economiche chiedono un intervento deciso.

"Ci sono persone che vorrebbero parcheggiare sotto la cripta del Duomo e poter lasciare lì il mezzo gratuitamente per un tempo illimitato. E' una provocazione, ovviamente, ma sintetizza il pensiero di chi dice: "ci vogliono più parcheggi" in centro. Ma non può funzionare così. Serve un cambio di "vision". Ecco, allora, che ciò che dobbiamo fare è realizzare i cinque parcheggi scambiatori esterni alla città, per un totale di circa 2mila posti auto, potenziando contemporaneamente il trasporto pubblico, sia dai da tali aree che dai sobborghi, per rendere più comodo e semplice l'accesso alla città. La rete del trasporto pubblico sarà oggetto di revisione, a distanza di 20 anni dall'ultima volta: questo significa maggior frequenza delle corse, ogni quarto d'ora. In alcune zone accade già, in altre il servizio va certamente potenziato. E, allo stesso tempo, va migliorata la comunicazione riguardo i parcheggi pubblici già esistenti. Ad esempio, in quanti sanno che il parcheggio Duomo, situato a cinque minuti a piedi dalla piazza principale, è gratuito per le prime due ore? In pochissimi, probabilmente e, in questo senso, dobbiamo fare un deciso passo in avanti".

Vi sono grandi aspettative riguardo il parcheggio ex Italcementi.

"Stiamo parlando di un'area che avrà 1.500 posti, che verrà collegata con via Sanseverino dalla nuova passerella ciclopedonale che verrà realizzata e per la quale la Provincia ha già stanziato i 5 milioni di euro necessari. A riguardo andrà certamente migliorato il servizio di navetta, che permetterà di arrivare in città in pochissimo tempo Attualmente la fermata si trova in via Verruca, è poco visibile: mi sono già attivato per chiedere che venga realizzato un rondò, che permetta l'accesso dalla tangenziale e con lo stop della navetta situato all'ingresso del parcheggio. La gara di progettazione arriverà a breve e, dunque, certamente la passerella verrà realizzata in questa consigliatura. Grazie a questa si potrà arrivare in centro in 10 minuti a piedi".

In poche parole: puntate forte sul sistema "park and ride".

"Assolutamente sì. Si arriva al parcheggio, si lascia l'auto - gratuitamente e per tutta la giornata - e si prende la navetta - che passa ogni quarto d'ora - con cui, in poco tempo, è possibile raggiungere la città".

Parliamo delle piste ciclabili, un argomento che "divide" i trentini: in tanti pensano che siano troppe, per altri troppo poche.

"Nel corso della scorsa legislatura sono stati realizzati 6 chilometri di tratti ciclabili e l'obiettivo è quello di potenziare e migliorare la rete già esistente e di costruirne altri, che possano fungere da collegamento tra i sobborghi e il centro città, a partire da Romagnano, da Mattarello e da Cadine, per la quale la Provincia ha già stanziato 5 milioni di euro per il primo tratto e che avrà una valenza anche turistica, visto che rappresenterà un collegamento con la Valle dei Laghi. Niente di nuovo, visto che tutto fa parte del progetto "Bici Plan 2023 - 2032". L'attuale rete deve essere poi oggetto di una decisa manutenzione e poi c'è la questione riguardante i servizi annessi, che dovranno essere assolutamente implementati. Penso a più spazi sosta con più archetti "blocca telaio" presso i poli attrattori, come scuole, poli civici, impianti sportivi - al "Briamasco" non esiste, ad esempio, un posto dove lasciare la bici - e più "ciclobox", a partire dalla nuova "Ciclo stazione" di Trento, che garantirà sicurezza e centralità con 200 posti a disposizione. La struttura è stata realizzata in via Dogana da Rfi, il Comune si occuperà dell'arredo: l'accesso sarà possibile solo tramite badge e i costi assolutamente alla porta con l'abbonamento annuale che costerà 30 euro, mentre l'affitto mensile di uno stallo è di 3 euro. E, un altro progetto che vogliamo sviluppare è quello degli stalli, coperti, presso i capolinea degli autobus per permettere un accesso ancora più facile al mezzo pubblico da parte di chi vive nei sobborghi. Ragioneremo con la Provincia e con Trentino Trasporti anche per quanto concerne le fermate intermedie della Trento - Malè".

Un altro tema estremamente attuale è quello riguardante le "zone 30". Da molti ritenute problematiche.

"Chiariamo subito che stiamo parlando di sicurezza stradale, un aspetto fondamentale e con il quale non si scherza. E poi faccio due doverose premesse. Le richieste di istituire le "zone 30" arrivano prima di tutto dai cittadini, dalle circoscrizioni, dalle comunità, che toccano con mano ogni giorno quanto accade vicino alle scuole, ai poli sociali, ai centri anziani, a luoghi "sensibili". E poi ci sono i dati. Faccio un esempio: a Gardolo, in via 4 Novembre, vicino alla scuola, abbiamo rilevato anche velocità di 100 - 130 chilometri orari. Vi sarà un percorso di sperimentazione, ovviamente, ma non si tratta di decisioni che arrivano dall'alto, bensì da esigenze del territorio. Le priorità? Interverremo subito in Clarina, Solteri e Mattarello, Servirà l'adeguata programmazione finanziaria per mettere a bilancio, ogni anno, le risorse per realizzarle. Le "zone 30" sono fondamentali, indispensabili per garantire la sicurezza dei pedoni e di chi utilizza la bici come mezzo di trasporto".

Lei ha anche la delega ai rifiuti. Il servizio va migliorato?

"Assolutamente da un punto di vista qualitativo. Mi spiego: per quanto riguarda la raccolta differenziata, Trento è una delle città più virtuose a livello europeo, con una percentuale che sfiora l'84%. Ciò che va migliorato assolutamente è la qualità. Sul multileggero abbiamo una percentuale d'impurità del 25%, sull'organico del 9%. Il risultato è che tali rifiuti vengono rispediti al mittente e ciò provoca anche un danno economico al Comune, visti i mancati introiti e i costi di smaltimento. Senza trascurare, ovviamente, l'aspetto ambientale della cosa. Come intervenire? Con un'attività educativa e informativa di prossimità, nelle scuole, nei poli sociali, nelle piazze. Con il contributo di Dolomiti Ambiente dobbiamo avvicinarci ai cittadini e fare attività informativa in maniera concreta, mostrando come va fatta - correttamente - la raccolta differenziata. Le attuali percentuali legate alle impurità vanno abbattute".

Dopo due legislature da consigliere, che effetto le fa sentirsi chiamare assessore? E, infine: come aggettivo per lei il sindaco Ianeselli ha scelto "meticoloso". Si rivede in tale definizione?

"Fa ancora un effetto "strano", lo ammetto, e - ovviamente - è motivo di grande soddisfazione. Anche da consigliere ho cercato di lavorare molto, indipendentemente dal ruolo ricoperto, per il bene della comunità. E, su questi temi, sono stato sempre molto propositivo e mi sono documentato in maniera molto precisa. E "qualcosa" l'avevo portata a casa anche in precedenza. Penso all' "on off" notturno, al 17 elettrico sino a Lavis, all'ascensore di Meano. Poi c'è la rete tramviaria, ma adesso voglio concentrarmi su quelle che sono le priorità. E, con il nuovo incarico, voglio incidere ancora di più. Sul meticoloso sono d'accordo: è una caratteristica che mi appartiene e mi piace essere definito così".