Levico Terme è una città plurale: plurale per varietà di paesaggio e di elementi naturali, plurale per retaggi culturali e storici, ma soprattutto plurale per le persone che la abitano e che ne compongono il tessuto sociale e vitale. Lo confermano le percentuali di residenti provenienti da fuori città (il 30% della popolazione ha scelto questa città arrivando da altri luoghi) e di soggetti residenti con background migratorio, quasi il 10% della popolazione di Levico e frazioni.
Levico Terme, 15 marzo 2025
A questa pluralità di voci, di volti e di destini il Partito Democratico del Trentino risponde con il proprio simbolo e con un candidato sindaco capolista di persone motivate, levicensi di nascita e levicensi per scelta, donne e uomini accomunati dal desiderio di sostenere lo sviluppo sociale, economico, culturale della comunità di Levico Terme.
L’impegno per il 4 maggio si sostanzia in tre parole: cura, coesione, sostenibilità. Questi sono i valori che accomunano i nostri candidati e sono i valori che caratterizzano il nostro partito e il sistema di relazioni e di prospettive che le persone democratiche e progressiste condividono nell’interesse di una società civile, solidale e partecipata.
Le candidate e i candidati compongono un profilo di esperienze professionali, di volontariato e di vita che risponde a una volontà di rinnovamento avvertita in ogni segmento della società. Pluralità e cura sono il filo rosso che sottende a tutte le proposte di programma del candidato sindaco Luigi Pedrini e con lui del Partito Democratico del Trentino, declinate, nei diversi punti, su coesione e solidarietà, tutela dell’ambiente e del patrimonio, sviluppo economico e turistico sostenibili, attenzione vera e non di forma alle giovani generazioni, valorizzazione delle realtà associative, ricreative, sportive e culturali che animano questa città dal grandissimo potenziale.
CANDIDATO SINDACO
Luigi Pedrini, imprenditore
CANDIDATI E CANDIDATE AL CONSIGLIO COMUNALE (parità di genere)
Chiara Bassetti, già manager turistico-culturale; Yann Michel Herve’ Bertholom, già terapista occupazionale; Roberta Bommassar, psicologa e psicoterapeuta; Sofia Bosco, albergatrice; Annalisa Caffi, educatrice di nido d’infanzia; Angela Coslop, direttrice nella cooperazione internazionale; Alberto Goio, ingegnere termotecnico; Flora Lamallari, imprenditrice; Crescenzo Latino, già dirigente scolastico; Simone Libardi, impiegato nella pubblica amministrazione; Guido Martello, artigiano e artista; Stefano Moncher, dirigente d'azienda; Silvia Peruzzi, commerciante; Michele Pettenon, impiegato in industria; Pablo Torre Villa Puebla, pittore e illustratore.
ALCUNI PUNTI PROGRAMMATICI
Una Levico sicura, coesa e solidale
Torniamo ad abitare la città e a renderla un luogo sicuro attraverso presidi di socialità e aggregazione, favorendo la partecipazione democratica. Ci facciamo carico dell’invecchiamento e della non autosufficienza della popolazione, presidiando l’accessibilità delle cure di prossimità. Sosteniamo la genitorialità, attivando una comunità educante e solidale, agevoliamo l’accesso all’abitare e sosteniamo chi è - o rischia di scivolare - in povertà. Garantiamo la cura del tessuto e dell’arredo urbano. Levico è sicura se si prende cura della comunità che la abita.
Una Levico green e resiliente
Abbiamo a cuore la tutela ambientale, capendo la necessità di tutelare un territorio fragile dai cambiamenti climatici. Per questo riteniamo urgenti alcune azioni di adattamento ai cambiamenti climatici: un piano del verde intra-urbano (non basta il parco), una mobilità più sostenibile (riduzione del traffico e ciclabilità urbana) e la presa d'atto dell'insostenibilità dello sci intensivo a bassa quota, da convertire con un turismo outdoor più compatibile. Promuoviamo uno sviluppo urbanistico che eviti il consumo di suolo e che favorisca la rigenerazione dell'esistente in risposta alle necessità della cittadinanza.
Una Levico accogliente e operosa
Proponiamo un modello di turismo sempre più sostenibile: destagionalizzato ed esperienziale, lento e a basso impatto, che veda nelle attività all'aperto, nell'acqua e nel termalismo, nella cultura e nell'enogastronomia (anche negli alpeggi in Vezzena) i fattori di attrattività e sviluppo. Per questo riteniamo che la futura concessione del compendio termale vada presidiata, chiedendo che preveda lo sviluppo di un settore wellness moderno e sostenibile. E specularmente questa attenzione deve essere riservata al Grand Hotel, la cui proprietà dovrà investire per azioni di valorizzazione e rilancio. Anche le imprese commerciali, artigianali e industriali vanno sostenute nelle loro possibilità di incidere positivamente nella crescita economica e sociale di una città che ha sempre più abitanti.
Una Levico generativa e dinamica
Crediamo nel potere trasformativo della cultura come strumento di emancipazione e inclusione. Ecco perché riteniamo cruciale il ruolo del Comune nell'investire in questo settore - destinato tanto ai turisti, quanto ai residenti - coordinando e rendendo coerente l'offerta culturale e comunicandola in modo chiaro. In tal senso sarà cruciale, ora che la struttura del nuovo polo culturale è progettata, capire come e di cosa riempirla, possibilmente attraverso un processo partecipativo. Crediamo che nell'offerta culturale attuale possano trovare spazio almeno due festival annuali, uno sull'accoglienza e uno sul tema dell'acqua. Dare spazio - anche fisico di aggregazione - ai giovani è una nostra priorità. Vogliamo dare loro più spazio di ascolto e di co-costruzione di progettualità che contrastino il malessere che vivono. Ci proponiamo anche di riqualificare alcune strutture sportive che ne hanno estremo bisogno.