Oggi abbiamo assistito ad uno sfregio del parlamento dell’Autonomia perpetrato dal Presidente Fugatti per cercare di garantirsi il terzo mandato e avallato in maniera inaccettabile dal Presidente del Consiglio provinciale Soini.
Trento, 13 febbraio 2025
Tramite una richiesta di procedura d’urgenza per velocizzare i tempi sull’approvazione del terzo mandato per Fugatti, la maggioranza tenta una forzatura rispetto alla prerogativa delle opposizioni di far sentire la propria voce dentro l’aula del Consiglio e lo fa sul tema delle regole elettorali che dovrebbero essere patrimonio di tutti.
La maggioranza, al posto di concentrarsi sulle gravi urgenze che si trova ad affrontare il Trentino, preferisce mettere al primo posto il destino di Fugatti e della maggioranza stessa, che è terrorizzata dall’idea di dover trovare un nuovo candidato presidente che tenga insieme una coalizione visibilmente spaccata e in difficoltà.
Coesione e velocità si trovano solo sulle poltrone, il resto può aspettare.
Ma la cosa ancora più grave è che il presidente del Consiglio provinciale Soini, il cui ruolo è quello di garantire il corretto funzionamento dell’aula, ma soprattutto tutelare il ruolo delle minoranze e le loro prerogative, abbia avallato la forzatura della maggioranza esprimendo il suo voto favorevole alla richiesta sulla procedura d’urgenza, facendo finta di non comprendere che si sta parlando di una modifica della legge elettorale che da Presidente dovrebbe difendere con ogni mezzo da modifiche unilaterali e a suon di forzature.
Urgenza strumentale ed inesistente considerato che mancano tre anni e mezzo al voto.
L’arroganza con cui la maggioranza cerca di mettere all’angolo le opposizioni nel cercare di salvare il posto a Fugatti, è una beffa nei confronti di chi in Trentino sta aspettando da anni risposte sui temi della sanità, del lavoro, della casa, dei servizi.
Quelle rimangono in sala d’attesa. Rimangono fuori dall’ordine del giorno.
Il Capogruppo del PDT
Alessio Manica