Liceo “made in Italy”: cronaca di un naufragio annunciato

Inizia così il testo di una interrogazione. oggi depositata dalla Consigliera del PD del Trentino Lucia Maestri e relativa al fallimento del tanto sbandierato progetto educativo del liceo “made in Italy”, sia a livello nazionale come locale.
Trento, 7 febbraio 2025

Studenti e famiglie, in buona sostanza, hanno rifiutato un modello formativo politicizzato e dimensionato su di una chiave di lettura “patriottica” che poco ha a che vedere con la realtà del sistema scolastico italiano e trentino.

Un ennesimo “flop” insomma per una Giunta provinciale che non sembra in grado di gestire molto, fuori dall’ordinario quotidiano e che inanella una serie di risultati negativi – valga per tutti la Trentino Music Arena – che gravano pesantemente sui bilanci pubblici. A fronte di questa situazione, la Cons.a Maestri chiede di sapere perché, nonostante le molte perplessità di tutti gli attori del sistema scolastico provinciale, si è deciso comunque di dar corso al progetto del liceo “made in Italy”; quali sono i motivi che hanno condotto ad un fallimento così macroscopico di tale progetto; cosa si intende fare adesso per garantire nuovi percorsi formativi in linea con le attese di studenti e famiglie ed, infine, a quanto ammontano i costi sostenuti per finanziare questa proposta.

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE