In un tempo abitato da crescenti pulsioni di intolleranza e di odio e dal ripetersi dei tentativi di negare la storia e la memoria, riscrivendo il passato secondo le convenienze del presente, il Trentino alza una voce forte in difesa del dialogo, del reciproco rispetto e dell’attenzione alla verità.
Trento, 29 gennaio 2025
E’ con questo spirito che il Partito Democratico del Trentino assieme a tutti i consiglieri di Alleanza Democratica Autonomista, su proposta della Consigliera Lucia Maestri, ha depositato agli atti consiliari due distinti disegni di legge, volti a sensibilizzare, a tutelare ed a promuovere valori e principi sui quali si fonda, non solo la Repubblica democratica nata con la Resistenza, ma anche la stessa autonomia speciale, le cui basi poggiano su di una essenziale cultura del confronto e del rispetto per l’Altro, chiunque egli sia.
Nasce così la proposta di un disegno di legge che istituisce l’ “Osservatorio sulle discriminazioni, l’intolleranza e l’odio in provincia di Trento” , con lo scopo di monitorare e combattere ogni forma di odio che, anche in questi giorni, ha purtroppo dato preoccupante segno di sé. L’Osservatorio ha per scopo l’analisi e l’informazione puntuale alle Istituzioni circa gli incitamenti all’odio ed alla discriminazione presenti in ogni forma sul nostro territorio. L’organismo è incardinato sul Consiglio provinciale ed è composto da esperienze e competenze specifiche.
In una sorta di legame ideale, si collegano a questa proposta anche gli articoli del secondo disegno di legge – “Celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della conclusione del secondo conflitto mondiale e della Resistenza” - con il quale si garantisce un concreto sostegno pubblico ad eventi e manifestazioni di qualsiasi natura, volte a celebrare la fine del secondo conflitto mondiale, nel suo ottantesimo anniversario ed il contributo essenziale offerto appunto dalla Resistenza alla vittoria ed alla edificazione della Repubblica e della democrazia nel nostro Paese e nel nostro particolare territorio.
Si tratta quindi di due azioni legislative che si pongono obiettivi concreti ed anche di lunga deriva, nella certezza che il governo di una comunità non può risolversi solamente nelle mere dinamiche finanziarie, ma deve anche farsi carico dei valori e delle memorie sulle quali si fonda la convivenza civile.