Percorso da un fremito di oscura nostalgia e schierato secondo geometri paramilitari, anche quest’anno il neofascismo, sempre più evidente ed arrogante, ha dato triste esibizione di sé nell’adunata “commemorativa” romana di Acca Larenzia.
Alessio Manica, 8 gennaio 2025
Al di là di un rituale stantio che palesa solo l’apologia del fascismo, ciò che colpisce è, da un lato il ripetersi crescente di manifestazioni ed eventi che si richiamano al regime e che giustificano la ripresa di un pericoloso revisionismo storico e, dall’altro, l’incapacità delle culture di destra di chiudere una stagione politica, riconoscendosi interamente nei valori fondanti della democrazia e della Repubblica nata dalla Resistenza.
Se davanti ai morti di ogni colore non può che esserci un rispetto profondo, di fronte al tentativo di riavvolgere il nastro della storia non può che radicarsi un rifiuto democratico, fermo e definitivo, unica premessa all’irrinunciabile rafforzamento quotidiano della democrazia.