Bilancio provinciale, le proposte di Ada e del Partito Democratico del Trentino

PROPOSTE EMENDATIVE CONDIVISE DALLA COALIZIONE ALLEANZA DEMOCRATICA PER L’AUTONOMIA (ne sono state depositate altre dei singoli gruppi e consiglieri/e, ma queste sono quelle di maggior peso)
Trento, 5 dicembre 2024

- SGRAVI IRAP SELETTIVI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI, OLTRE CHE DELLE IMPRESE
emendamento all’articolo 1, ddl n. 46
analogamente a quanto fatto dalla Provincia Autonoma di Bolzano, si propone di mantenere l’aliquota per le imprese e per le concessionarie ridotta rispettivamente a 2,68% e 2,98%, con l'aggravio, a partire dal 2025, di 1,22 punti percentuali per i datori di lavoro che non applicano i contratti collettivi di primo livello stipulati in provincia di Trento o di secondo livello, sia accordi territoriali laddove sottoscritti dal 1° gennaio 2022 - sia accordi aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello provinciale o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali (RSA) o dalla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) e depositati ai sensi di legge, che non sono scaduti e che contengono almeno un elemento economico territoriale o aziendale aggiuntivo regolarmente erogato ai sensi del rispettivo accordo.
Solo per il 2025 non si applica l'aumento dell'aliquota IRAP di 1,22 punti percentuali ai datori di lavoro che erogano premi di risultato per gli anni 2024 e 2025 in conformità agli accordi territoriali di settore introdotti entro fine 2024.
impatto economico nessuno, se non eventuali maggiori entrate.


RIPRISTINO A 30.000 EURO DELLA DEDUZIONE DELLA BASE IMPONIBILE AI FINI DELL’ADDIZIONALE IRPEF
emendamento all’articolo 2, ddl n. 46
in Alto Adige è prevista una detrazione dall’importo dovuto a titolo dell’addizionale regionale all'IRPEF di 430,5 euro (corrispondente a una deduzione dalla base imponibile di 35.000 euro ad aliquota vigente) per redditi imponibili di 90.000 euro (!). A questo si aggiunge - sempre per redditi imponibili fino a 90.000 euro (!) - una detrazione per ogni figlio a carico di 340 euro (da noi si introduce una detrazione di 246 euro per figlio fino a 50.000 euro).
Si propone pertanto almeno di ripristinare per tutti la soglia di deduzione del reddito imponibile ai fini dell’addizionale regionale all'IRPEF a 30.000 euro.
impatto economico: 6 milioni per il 2026 e 7,2 per il 2027


INDICIZZAZIONE DELL’ ICEF ALL’AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA
emendamento aggiuntivo al Capo III, ddl n. 46
alla luce della difficoltà di molte famiglie di far fronte alla riduzione del potere di acquisto, eroso dall’inflazione a fronte di adeguamenti stipendiali insufficienti che in termini reali hanno impoverito i lavoratori dipendenti, serve adeguare l’ICEF, essendo questa la misura che in PAT dà accesso a servizi e provvidenze e che in diversi casi concorre determinare l’entità delle stesse o il calcolo di rette di servizi e canoni di affitto. La mancata indicizzazione dell’ICEF - nelle modalità di calcolo o nella rideterminazione delle soglie - sta determinando l’esclusione di molte persone che si sono impoverite o che sono a rischio di scivolare in povertà dalle misure di welfare.
Si propone pertanto di agire in via generale sulle modalità di calcolo dell’ICEF, modificando l’articolo 6 della legge provinciale n. 3/1993, inserendo in norma l’aumento del valore del reddito di riferimento che concorre a determinare il calcolo dell’ICEF del 20%, recuperando l’inflazione degli ultimi 6 anni, portandolo da 50.500 a 60.600 euro, prevedendo adeguamenti rivalutazioni annuali secondo l’inflazione.
impatto economico: 20 milioni, suddivisi sulle diverse Missioni e Programmi che danno diritto a sussidi e servizi


INTEGRAZIONE DEI CONGEDI DI MATERNITÀ, PATERNITÀ E PARENTALI ED ESTENSIONE AI LAVORATORI AUTONOMI, OLTRE CHE AI PRIVATI
emendamento sostitutivo dell’articolo 17, ddl n. 46
Si propone di integrare il sostegno a tutti i genitori lavoratori (dipendenti pubblici e privati, autonomi) che usufruiscono dei congedi di maternità, paternità e parentali garantendo la copertura al 100% della retribuzione per il congedo di maternità e paternità obbligatorio e per il primo mese del congedo parentale. Si porta anche al 70% la copertura in relazione ai mesi successivi per un limite massimo di 2000 euro mensili, aumentati a 2500 se a usufruire del congedo è il padre al fine di favorirne la richiesta da parte degli uomini.
impatto economico: 10 milioni aggiuntivi, rispetto ai 2 previsti


MESSA A REGIME DELL’ASSEGNO DI NATALITÀ
emendamento sostitutivo dell’articolo 16, ddl n. 46
Si propone di rendere strutturale l’assegno di natalità e non di andare a proroga di anno in anno, come strumento che per i primi tre anni di vita (il primo coperto dallo Stato) può aiutare le famiglie con figli. impatto economico: 2.325.000 euro aggiuntivi nel 2028 e a regime 4.650.000


BLOCCO DELL’AUMENTO DEI CANONI DI LOCAZIONE ITEA
emendamento aggiuntivo al Capo V, ddl n. 45
Nel 2023 i canoni di locazione ITEA sono aumentati dell’11% proprio in virtù della mancata indicizzazione dell’ICEF, uno dei parametri che concorre al calcolo del canone. Di fatto famiglie che hanno perso potere di acquisto a causa della fiammata inflattiva degli scorsi anni e che, se hanno diritto ad un alloggio ITEA non sono certo abbienti, si vedono aumentare continuamente l’affitto. Non ci sono ancora i dati, ma pare che lo stesso sia avvenuto anche nel 2024.
Si propone pertanto di bloccare la rideterminazione, prevista dal comma 2 dell'articolo 19 del regolamento DPP n. 17.75/Leg, 2011, del canone di locazione degli alloggi locati da ITEA per il 2025 - se in aumento - in attesa della revisione del citato regolamento che corregga le distorsioni in atto.
impatto economico: nessuno


BORSE DI STUDIO INTEGRATIVE PER TUTTI I POSTI BANDITI PER LA SCUOLA DI MEDICINA GENERALE
emendamento aggiuntivo al Capo III, ddl n. 46
Stante la mancata copertura dei posti banditi per la Scuola di formazione specifica in Medicina generale (aa 2022/2025 iscritti 21/37 posti, anni 2023/2026 iscritti 31/44 posti, anni 2024/2027 iscritti 36/40 posti) e la rinuncia agli incarichi per l’assistenza territoriale in Trentino da parte dei medici formatisi nella nostra Scuola, si propone, come incentivo all’iscrizione e al trattenimento sul territorio, di estendere le borse di studio integrative previste dall’articolo 4 bis della lp n. 4/1991 (modificando il Piano triennale della formazione) sia a tutti gli iscritti alla Scuola trentina - assegnate in base alla graduatoria a prescindere dalla residenza - sia di erogarle ai residenti da almeno due anni in Trentino che si iscrivono in altre scuole, sempre mantenendo il vincolo di esercitare, una volta conseguito il titolo, nella nostra provincia. il tutto a partire dagli anni 2025/2028.
impatto economico: 330.000 euro (20 borse rispetto a quelle previste dal Piano triennale della formazione in più in Trentino + 5 fuori provincia) 2026, 660.000 2027 e 990.000 euro a regime

 

EMENDAMENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO DEL TRENTINO AI DDL DI BILANCIO 2025-2027
In aggiunta agli emendamenti di maggior peso condivisi con l’Alleanza Democratica Autonomista, il gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico ha presentato una serie di emendamenti - in gran parte aggiuntivi - alla manovra di bilancio 2025-2027 per avanzare alcune proposte di merito sui seguenti temi. Di seguito i principali.


SALARI e IMPRESE:
- risorse aggiuntive per il contratto pubblico 2025-2027 per recuperare circa un ulteriore 2% di potere d’acquisto, eroso dall’inflazione degli ultimi anni (20 mln euro/anno)
- sgravi IRAP aggiuntivi per assunzioni stabili di giovani e donne e per investimenti in ricerca e sviluppo e aggravi per mancato rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro
- promozione di forme di apprendistato stagionale retribuito in sostituzione dei tirocini estivi inerenti l’alternanza scuola e lavoro


SANITÀ, WELFARE, MIGRANTI:
- aumento dei fondi riservati per la contrattazione collettiva del personale sanitario (ulteriori 4 milioni euro/anno)
- semplificazione procedura per l’ottenimento di rinnovo del tagliando auto per le persone con invalidità
- abrogazione del criterio discriminatorio dei 10 anni di residenza in Italia per accedere all’assegno unico provinciale
- investimento in azioni di integrazione per compensare il poco previsto dallo Stato per le persone richiedenti protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati, a partire dall’insegnamento strutturato dell’italiano (2 mln euro/anno)


NATALITÀ e CONCILIAZIONE:
- regolamentazione dei servizi conciliativi per potenziare l’offerta verso le famiglie con figli oltre i sei anni e facilitarne l’accesso, qualificare i servizi e migliorare tutele contrattuali di chi vi lavora (1 mln euro/anno)
abrogazione del criterio discriminatorio dei 10 anni di residenza in Italia per accedere all’assegno di natalità (200.000 euro/anno)

ABITARE:
- possibiltià per i comuni di sgravare l’IMIS sugli affitti residenziali e di gravarla su quelli turistici brevi
- blocco per il 2025 - e fino a revisione del regolamento - degli aumenti dei canoni di locazione ITEA, in continuo aumento causa mancata indicizzazione ICEF
- modifiche al fondo integrativo all’affitto: aumento della platea dei beneficiari (ICEF), del valore a mq e abrogato limite del contributo per due anni consecutivi (4 mln euro/anno)
- istituzione di un fondo per le morosità incolpevoli, per chi temporaneamente non riesce a pagare l’affitto, anche a tutela dei proprietari (2 mln euro/anno)
- abrogazione commi dell’articolo sul Fondo di housing sociale (RiUrb) che tolgono dalla norma i vincoli temporali (tutta la durata del fondo) e di destinazione (a chi ha i criteri per accesso al canone moderato) nella possibile alienazione degli alloggi
- abrogazione del criterio discriminatorio dei 10 anni di residenza in Italia per accedere all’edilizia residenziale pubblica e al contributo integrativo all’affitto


CULTURA:
- istituzione di un fondo di sostegno alla piccola editoria digitale (200.000 euro/anno)


OPERE e ENERGIA:
- possibilità di progettare e finanziare (non realizzare direttamente) strutture sportive di rilevanza provinciale solo se in partenariato con i privati
- sostegno all’avvio di nuove Comunità Energetiche Rinnovabili e alla realizzazione di sportelli informativi che le promuovano, anche al fine di contrastare la povertà energetica (120.000 euro/anno).
Nei prossimi giorni verranno depositati anche gli ordini del giorno sui temi della scuola, salute, lavoro, casa, ambiente,... con ulteriori proposte.