«Questi cinque anni di mandato serviranno per i prossimi 50»

 Franco Ianeselli associa la sua riflessione in primo luogo agli investimenti comunali nel campo degli impianti natatori, in vista del prossimo bando per la nuova piscina delle Ghiaie. Ma poi allarga lo sguardo. E in una campagna elettorale già di fatto entrata nel vivo, il sindaco fissa con orgoglio un punto fermo: «In molti ambiti, questi cinque anni sono serviti e serviranno per i prossimi cinquant’anni della città».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino2, 19 novembre 2024

 

E gli ambiti a cui Ianeselli fa riferimento spaziano dagli impianti sportivi fino all’urbanistica. In una immagine di città del futuro dove — è la visione del sindaco — il bypass ferroviario sarà una realtà, la funivia collegherà Trento al monte Bondone, l’hub di interscambio all’ex Sit diventerà il punto di riferimento per la mobilità alternativa cittadina. Una città, ancora, dove i binari non saranno più in superficie ma interrati. E dove ci si muoverà con il Nordus o con il tram.

«Io sono concentrato sul lavoro attuale» fa sapere il primo cittadino a chi gli chiede di guardare alla sfida elettorale di maggio. «Ai trentini — rilancia Ianeselli — chiederemo una conferma relativa a questo lavoro forte che abbiamo fatto per la città del futuro». Nessun riferimento da parte del sindaco agli sfidanti per la tornata elettorale di maggio, con l’ex presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello Claudio Geat già formalmente in corsa e con un centrodestra che sta valutando la figura del patron del Trento calcio Mauro Giacca. Ci sarà da capire, per completare la rosa, quale candidato sindaco proporrà la coalizione di Onda popolare. Senza escludere anche qualche outsider dell’ultimo minuto.

Ma prima del voto di maggio ci sarà da portare a termine i lavori avviati. Come quelli nel campo degli impianti natatori, che il Comune programma insieme ad Asis. «Abbiamo costituito il gruppo misto di progettazione per andare verso la gara per la nuova piscina delle Ghiaie» detta i tempi Martino Orler, presidente dell’azienda speciale di gestione degli impianti sportivi cittadini. «Nei primi mesi del 2025 — rilancia — sarà pubblicato il bando». Un’opera attesa, quella delle Ghiaie. Il cui percorso è stato accidentato. E che ora vale 16 milioni. Ianeselli ne è entusiasta: «Sarà un’eccellenza nazionale e potrà ospitare anche gare di alto livello. Soprattutto, sarà un impianto finalmente all’altezza dei bravissimi atleti del popoloso movimento del nuoto trentino».

E se per la piscina alle Ghiaie sono stati calcolati 16 milioni, altri dieci sono stati messi in conto per i lavori di riqualificazione dello storico centro sportivo Manazzon di via Fogazzaro. Che riguardano tre ambiti: innanzitutto, il rifacimento degli spogliatoi e degli spazi di servizi, quindi la riqualificazione energetica del corpo principale e infine — e questa è la novità — la riqualificazione della vasca interna e della vasca olimpionica esterna.

Per quanto riguarda il primo ambito, i lavori sono in corso. E riguardano la demolizione e la ricostruzione con ampliamento dei locali destinati a spogliatoi, servizi e funzioni accessorie. Saranno creati anche spazi per allenamento, spazi ufficio per le società sportive e aree dedicate al wellness. Anche per la riqualificazione energetica i lavori sono in corso, con gli interventi per il nuovo rivestimento a capotto e la sostituzione dei serramenti. In entrambi i progetti — come tutti gli interventi legati al Pnrr — è stato programmato un avvio a recupero del materiale di scarto: e se il Pnrr indica una soglia minima del 70% di materiale a recupero, a Trento per ora si è raggiunto il 100%.

Per quanto riguarda l’ultimo tassello, Asis ha già pronto il progetto. Nell’edificio storico di via Fogazzaro si prevede, in particolare, un sistema di tracimazione che porterà la vasca da 25 metri «a sfioro» in superficie, con lavori che interesseranno anche gli impianti di filtrazione, disinfezione, riscaldamento e distribuzione. Stesso intervento è previsto anche per la vasca scoperta olimpionica da 50 metri. A completamento dell’intervento — del valore di circa 1,8 milioni — sarà realizzata una nuova reception che fungerà da regia dell’intero impianto con un nuovo sistema di controllo accessi.

E i tempi? Secondo il cronoprogramma, i lavori dovranno essere terminati entro la fine di gennaio del 2026, con il collaudo entro il 30 giugno. «Nell’estate del 2026 — assicura l’amministrazione comunale — il lido esterno del tutto rinnovato tornerà dunque a essere nuovamente a disposizione della cittadinanza».

Proprio su queste scadenze fissa l’ultima riflessione Ianeselli: «Sappiamo — conclude il sindaco — che quando si fanno degli investimenti il periodo dei lavori crea dei disagi. Ma il futuro per chi ama tuffi e bracciate non è mai stato così roseo».