L'annuncio dello stanziamento di 45 milioni di euro per costruire un nuovo stadio nell'area di San Vincenzo è uno sfacciato strumento di propaganda in vista delle elezioni comunali (magari pensando anche di fare un assist preventivo a un possibile futuro candidato sindaco che con il calcio ha molto a che fare e che, peraltro, se fosse davvero candidato sarebbe immediatamente al centro di un conflitto di interessi della squadra e prerogative comunali di pianificazione... ).
Alessio Manica, 6 novembre 2024
Così ciò che non può certamente essere considerato una priorità per il nostro territorio, basti pensare a temi ben più urgenti come la casa, lo diventa.
Solo pochi giorni fa per voce di un imprenditore si invitava alla prudenza negli investimenti sportivi, ponderando in funzione delle esigenze di questo territorio, oggi invece la dimostrazione che se i soldi sono di Pantalone il senso della misura va tranquillamente in soffitta perché l'obiettivo è ben altro: spararla grossa. Come il concerto di Vasco, in fondo. Perché con la proposta che ci consegna oggi la stampa se ne va serenamente in archivio anche la breve e fallimentare storia della Trentino Music Arena: a San Vincenzo rimarrà uno spazio di ben altre capienze. Rimarrà invece alla Giunta Provinciale l'obbligo di spiegare a che pro si sono spesi milioni di euro per realizzarla e "lanciarla", come ci veniva raccontato solo qualche mese fa per giustificare la nuova voragine creata con la stagione estiva.
Tutto questo in spregio del ruolo e delle competenze della Città di Trento, che di quell'area è la titolare della pianificazione.