Il Link per sottoscrivere la petizione: https://chng.it/mM6f55qdQ7
Abbiamo assistito, incredule, mercoledì 16 ottobre in Consiglio regionale alle gravi esternazioni della Vicepresidente Gerosa, assessora alle Pari Opportunità, sul disegno di legge "Donne nella Giunta Regionale".
Trento, 18 ottobre 2024
L’Assessora, infastidita dal solo fatto che si perdesse tempo a discuterne, ha continuato ad insistere sul fatto che le donne non hanno bisogno di vie preferenziali per entrare nelle istituzioni e raggiungere posizioni di vertice. Non esistono, per lei, diseguaglianze di genere! Per raggiungere l’obiettivo bastano la competenza e la voglia di fare fatica, e ciò varrebbe allo stesso modo per gli uomini e per le donne.
L’Assessora ha dimostrato di non conoscere o volutamente ignorare i dati e la legislazione vigente: l'equilibrio di genere nelle posizioni istituzionali di vertice è, purtroppo, lontano così come è ancora insufficiente la presenza femminile nei vertici delle istituzioni e degli organi decisionali.
Se fosse davvero così, se cioè fosse vero che le donne non subiscono discriminazioni, ci chiediamo a cosa serve la specifica delega che l’Assessora ha intenzionalmente assunto. Una delega, quella alle Pari Opportunità, che nella sua essenza, non travisabile e non manipolabile, richiede a chi la ricopre l’impegno a mettere a terra politiche per rimuovere ogni sorta di ostacolo discriminatorio che impedisce la partecipazione delle donne alla vita sociale, economica, al mondo del lavoro e alla vita e alla rappresentanza politica e di conseguenza anche nelle istituzioni!
Ecco quindi che gli strumenti per favorire la rappresentanza di genere sono sempre stati un mezzo, e mai un fine, per nominare esecutivi più equi, rappresentativi della società e quindi democratici. E’ estremamente offensivo allora che l’Assessora consideri le percentuali di genere nelle liste e la doppia preferenza di genere solo come una scorciatoia per donne poco competenti di raggiungere posizioni di vertice. L’Assessora pensa la stessa cosa anche nei confronti di sé stessa?
Oggi la legge regionale non prevede alcun obbligo per vincolare la composizione della Giunta regionale al principio di rappresentanza di genere, mentre c'è in quella dei comuni, delle Province Autonome di Trento e Bolzano oltre che di tutte le regioni a statuto ordinario che hanno avviato l'adeguamento delle proprie leggi in materia elettorale per introdurre disposizioni specifiche per favorire la parità di accesso alle cariche elettive. Ad oggi, fra i consigli con maggior rappresentanza femminile spicca, grazie anche all'introduzione della doppia preferenza di genere, la Provincia Autonoma di Trento con il 40% di donne consigliere!
Ricordiamo che la rappresentanza femminile nella Giunta regionale è stata chiesta a furor di popolo con una petizione sottoscritta da oltre 2000 persone!
Avremmo apprezzato che l'Assessora, anziché inveire contro una norma di civiltà e contro principi di eguaglianza e di rappresentanza democratica sanciti dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e ribaditi da numerose sentenze della Corte Costituzionale, avesse dimostrato di conoscere l'ambito di competenza, di avere cognizione dei fenomeni e dimostrasse solidarietà verso la fatica che le donne ancor oggi fanno nonostante siano preparate, istruite, capaci e competenti!
Riteniamo che fra le molte responsabilità in capo all'Assessora, quella delle Pari Opportunità meriti maggior attenzione e rispetto, per cui, sentito ieri che il tempo dedicato alla discussione del tema e del disegno dilegge era già troppo e forse nemmeno di suo grande interesse, chiediamo, confermando il pieno sostegno al disegno di legge sulla presenza delle donne in Giunta Regionale, che l’Assessora Gerosa rimetta le deleghe in materia di Pari Opportunità e siano assegnate ad un’altra/o collega di Giunta.