I consiglieri provinciali del Partito Democratico del Trentino, Michela Calzà e Alessio Manica, con un’interrogazione depositata oggi, chiedono alla Giunta provinciale di porre l’attenzione alle giuste preoccupazioni dei lavoratori dei due stabilimenti del settore cartario dell’Alto Garda dopo il recente ricorso alla cassa integrazione.
Trento, 7 ottobre 2024
La crisi del mercato dell’industria della carta sta colpendo da qualche anno anche l’Italia, secondo produttore europeo, che rispetto al 2022 ha avuto una contrazione di -14% sulla produzione e -26,6% sul fatturato. A ciò si aggiunge un contesto economico stagnante, il lento rientro dell’inflazione, una generale perdita di competitività e l’annunciato ribasso del prezzo della cellulosa con i compratori che si aspettano il conseguente adeguamento con un ribasso di prezzi anche da parte dei produttori di carta.
La situazione trentina vede lo stabilimento Fedrigoni a Varone di Arco che quello delle Cartiere del Garda di Riva con il ricorso, da settembre, alla cassa integrazione per un totale di 832 operai interessati.
“In questi giorni è stata anche annunciata, a partire dal primo gennaio 2025, la chiusura delle sedi di Fabriano e Rocchetta del Gruppo Fedrigoni, con la cessione delle carte per arte, disegno e ufficio, commercializzate con lo storico marchio Fabriano e i lavoratori sono preoccupati delle ripercussioni che potrebbero interessare anche i siti trentini” – affermano i consiglieri - “E’ necessario evitare di perdere dipendenti con competenze qualificate mettendo in campo azioni strategie specifiche ad esempio sul contenimento dei costi a partire da quelli energetici degli impianti”.
Cons.ra Michela Calzà
Cons. Alessio Manica