Paolo Zanella: "Continuo aumento dei canoni di locazione Itea. Cosa pensa di fare la Provincia?"

Nel 2023 ITEA ha introitato 2 milioni di euro in più rispetto al 2022 da canoni di locazione, un aumento di ben l’11%. Il canone sociale medio è passato da 138 euro del 2021 a 160 euro del 2023. Ciò è stato causato soprattutto dall'aumento medio dell'ICEF degli utenti, principale parametro che concorre a determinare il canone che viene applicato.
Paolo Zanella, 25 settembre 2024

Anche nell'anno in corso molti utenti lamentano aumenti dei canoni di locazioni, a fronte di un potere reale di spesa che è rimasto inalterato o si è ridotto. Il rischio è che anche dal 1° gennaio 2025 arrivino ulteriori aumenti dei canoni di locazione, mettendo in ulteriore difficoltà utenti fragili, molti dei quali già morosi incolpevoli a causa di bollette energetiche esplose negli scorsi anni. 

L’aumento dell'ICEF registrato da molti nuclei familiari è dovuto all'aumento dei redditi avvenuto negli ultimi anni, che hanno sì determinato un maggiore reddito nominale, ma non certo un recupero del potere d'acquisto, eroso dai livelli inflattivi del triennio 2021-2023, che nella nostra provincia si è attestato quasi al 16% (IPCA depurata dai prezzi dei bene energetici importati). In sostanza gli utenti di ITEA, come il resto dei lavoratori trentini, pur avendo avuto un aumento stipendiale nominale si trovano ad essere più povere del 2020, eppure si vedono affitti aumentati.

L'inflazione anche nel 2024, seppure in discesa, nel nostro territorio ha continuato a incidere più che altrove: in agosto Trento è risultata la città con l'inflazione più alta d'Italia con un + 1,8% dell'indice NIC, seconda solo a Bolzano. Il Trentino secondo i dati 2023 della CGIA di Mestre, inoltre, presenta stipendi medi inferiori a quelli del Nord Est, dato confermato dall'Osservatorio Jobpricing che vede addirittura il Trentino arretrare di sette posizioni in graduatoria.

La mancata presenza di un meccanismo di indicizzazione dell'ICEF - che da anni chiediamo di inserire sia per l'edilizia residenziale pubblica, che per l'accesso ad altri servizi e provvidenze - produrrà quindi nuovi aumenti dei canoni di locazione anche nel 2025 a carico di utenti sempre più impoveriti in termini reali. Serve sospendere gli aumenti per il 2025 e inserire indicizzare l'ICEF. 

Per questo interroghiamo la Giunta per sapere:

 

  1. se anche nel 2024 le entrate da canoni di locazione ITEA siano aumentate e di quanto;
  2. se non si ritenga opportuno bloccare gli ulteriori aumenti che scatteranno con il 1° gennaio 2025, anche alla luce della volontà della Giunta di rivedere entro la metà del prossimo anno il “Regolamento in materia di edilizia abitativa pubblica";
  3. se in detta revisione sia previsto l’inserimento dell'indicizzazione annuale delle soglie per l'accesso e la conferma agli/degli alloggi, per il calcolo dei canoni e per la richiesta di contributo integrativo all'affitto o se almeno nella riforma complessiva dell'ICEF in corso siano previsti correttivi che adeguino automaticamente i parametri per il calcolo dell'indicatore al costo della vita.