Davanti all’ennesimo dramma mortale consumatosi sul posto di lavoro, non è più possibile rispondere ad una emergenza sociale ed umanitaria con gli strumenti convenzionali.
Trento, 20 settembre 2024
Nel volgere di un anno in Trentino le morti sul lavoro sono purtroppo raddoppiate, mentre la Giunta continua a proporre strumentazioni superate di fronte ad un problema che non ammette più ritardi, indecisioni ed omissioni.
Nel porgere un sentimento di solidarietà e di vicinanza per coloro che sono stati colpiti da un così improvviso lutto, ritengo necessario che la politica abbandoni gli steccati ideologici e le posizioni di comodo, per affrontare questo nodo, ricorrendo ad una collaborazione più intensa e continua con le Organizzazioni sindacali e categoriali, con i datori di lavoro e con le agenzie formative ad ogni livello. Controlli più stringenti e azioni costanti di prevenzione sono l’unico strumento utilizzabile da subito e rispetto al quale l’inerzia della Giunta provinciale non è più tollerabile.
Servono risorse umane, investimenti concreti ed ulteriore inasprimento delle sanzioni; serve il tempestivo inserimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale, anziché promesse a vuoto, comodi slogan e commozioni di circostanza. E’ su questi temi che si misura la serietà e la capacità dell’autonomia speciale di essere veramente tale e della politica di saper rispondere responsabilmente alle urgenze sociali che premono ogni giorno di più.